Sarà la Temporal Defense Systems a godere delle prestazioni superdotate della piattaforma sviluppata dall’azienda canadese. Obiettivo? Rendere l’IT più sicuro
L’era quantistica è già cominciata. Nei laboratori della Silicon Valley, la canadese D-Wave Systems da anni perfeziona il suo omonimo D-Wave, computer quantistico già acquistato nel 2013 dalla NASA e da Google, sebbene non in via ufficiale. Di recente invece il produttore ha annunciato di aver venduto il suo primo esemplare commerciale alla Temporal Defense Systems, specializzata in sicurezza informatica e che vanta nel suo team anche white hat hacker. Secondo James Burrell, CTO di TDS, la macchina permetterà di rivoluzionare le comunicazioni, rendendole più sicure e proteggendo i sistemi da varie minacce grazie all’analisi e identificazione di avversari e tentativi di intrusione meglio di quanto sia possibile con i mezzi tradizionali.
Il vantaggio
D-Wave è un computer quantistico in continua evoluzione. Potenziato da 2000 qubit (ma c’è anche la versione minore da 500), segue la logica del costruttore secondo cui ogni due anni è possibile raddoppiare il numero di qubit nelle unità di elaborazione quantistica, una sorta di nuova legge di Moore applicata alle piattaforme di prossima generazione. Nel concreto, l’algoritmo a bordo di D-Wave dovrebbe aumentare la velocità di calcolo, rispetto agli attuali sistemi, dalle 1.000 alle 10.000 volte, risolvendo così problemi complessi, a diversi livelli di business. “Combinando le capacità computazionali del computer – ha spiegato Burrell – alle più avanzate tecnologie di sicurezza, potremo fornire strumenti unici di protezione, focalizzandoci sia sulla prevenzione che sull’attribuzione degli attacchi informatici”. Non si hanno certezze circa la spesa sostenuta da Temporal Defense Systems per portarsi in casa il computer ma pare che il costo si aggiri intorno ai 15 milioni di dollari, una cifra non per tutti.