I veicoli a guida autonoma ci renderanno più felici e più liberi

Una nuova ricerca condotta da Ford conferma i lati salienti delle self driving car: più relax alla guida ma anche maggiore sicurezza

Le auto a guida autonoma potrebbero essere ancora distanti dalla produzione su larga scala e dalla relativa commercializzazione,ma molte persone riescono già a prevedere i cambiamenti che la diffusione di questi veicoli apporterebbe alla vita quotidiana.

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Da un sondaggio commissionato da Ford, condotto su un campione di 5.000 europei, emerge che l’80% ne approfitterebbe per rilassarsi e godersi il panorama, il 72% per parlare al telefono, il 64% per mangiare un boccone. E poi per leggere un libro, guardare un film, navigare su internet, schiacciare un pisolino. Il 16% delle madri si fiderebbe di lasciar viaggiare i bambini da soli per andare a scuola.

“Le persone stanno davvero iniziando a pensare a come cambierà la loro vita quotidiana una volta introdotti i veicoli a guida autonoma”, ha commentato Thomas Lukaszewicz, Manager Automated Driving, Ford Europa. “Spesso sottraiamo tempo a noi stessi e ai nostri cari a fronte di altre esigenze. Le auto a guida autonoma rivoluzioneranno il nostro modo di vivere, oltre al nostro modo di viaggiare”.

Dai dati emerge che, in media, gli automobilisti europei passano fino a 10 giorni all’anno alla guida, mentre da una precedente ricerca condotta dall’Ovale Blu era già stato messo in luce come le persone residenti nelle metropoli trovino i propri spostamenti per raggiungere la sede di lavoro più stressanti dell’attività lavorativa stessa.

L’ultima ricerca ha rivelato che i veicoli autonomi sono preferiti alle vetture tradizionali quando si tratta di uscire nel proprio tempo libero ma anche per i trasferimenti pendolari,e che quasi la metà degli intervistati, ritiene che una self-driving car sarebbe più sicura. Ford all’evento ‘Go Further’ di Colonia, Germania, ha annunciato che nel 2017 inizierà i test delle tecnologie per la guida autonoma sulle strade europee e che contestualmente intensificherà quelli già attivi negli Stati Uniti.

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“Abbiamo già annunciato un piano di sviluppo che prevede l’introduzione di veicoli autonomi per il servizio di ride-sharing negli Stati Uniti nel 2021 ed è importante estendere i nostri test anche all’Europa”, ha aggiunto Lukaszewicz. In Europa, infatti, le norme stradali cambiano di stato in stato, come i segnali e i tracciati stradali, e chi guida spesso si trova a condividere le stesse strade congestionate con i ciclisti”.