La partnership, attiva dal 2009, rappresenta un perfetto esempio di collaborazione
STMicroelectronics è leader mondiale nella fornitura di soluzioni basate sui semiconduttori, con ricavi netti per 6,90 miliardi di dollari nel 2015. ST offre uno dei portafogli prodotti più ampi del settore e fornisce ai clienti soluzioni innovative basate sui semiconduttori all’interno di un ampio spettro di applicazioni elettroniche per lo Smart Driving e l’Internet of Things. Con oltre 75 uffici vendita e marketing in 35 diversi Paesi, ST conta 43.200 dipendenti, di cui quasi 10mila in Italia, distribuiti nelle sedi di Agrate Brianza, Castelletto, Catania, Palermo, Napoli, Marcianise e Aosta.
Da soli non è semplice
Il rapporto di collaborazione tra STMicroelectronics e ADP Italia inizia nel 2009, anno in cui la società leader di semiconduttori, a fronte dell’ingente numero di dipendenti da gestire, decide di esternalizzare completamente i sistemi di gestione paghe. Precedentemente, ST si appoggiava a un altro sistema che però non consentiva un vero e proprio outsourcing del payroll: gran parte delle responsabilità legate alla gestione paghe (dalla manutenzione dei sistemi informatici all’aggiornamento continuo secondo le evoluzioni normative e fiscali) continuavano infatti a rientrare nella responsabilità di ST.
«La mia esperienza – dichiara Antonio Dragotto, direttore Risorse Umane STMicroelectronics Italia – mi porta a ritenere che sia molto importante esternalizzare tutte le attività che non costituiscono il core business di un’azienda perché si ottengono indubbi vantaggi. Intanto, l’azienda può concentrare meglio le proprie risorse, soprattutto professionali, al servizio del suo business e di quello che sa fare; inoltre, può ottimizzare la gestione delle risorse interne, senza dover più mantenere skills che non sono direttamente rapportate all’attività principale dell’azienda. Noi avevamo entrambe queste esigenze e appoggiarci a una realtà come ADP Italia ci è sembrata la scelta migliore. L’outsourcing ci consente di avere a nostra disposizione professionisti che hanno nello Human Capital Management e nello specifico nella gestione del payroll il proprio core business, e che seguono costantemente l’evoluzione legislativa legata alla gestione paghe, il che è fondamentale. Con i professionisti di ADP possiamo confrontarci anche sull’interpretazione di una nuova norma, dato che hanno una visione più globale, avendo loro molti clienti. Grazie all’outsourcing di questo processo HR, siamo entrati indirettamente a far parte di una sorta di “comunità”, che ci aiuta anche nel prendere decisioni spesso non facili, come quelle legate alla normativa fiscale italiana. È importante quindi scegliere un partner che, come ADP, non solo offra know-how, ma sappia anche trasferire stimoli e suggerimenti legati a una visione più ampia che gli deriva dal costante confronto con il mondo esterno».
Responsabilità e competenze
Naturalmente, avvalersi di un servizio in outsourcing non significa delegare tutte le responsabilità all’esterno. Il responsabile del personale, anche in caso di esternalizzazione del servizio payroll, deve presidiare direttamente tutti i processi. «Si può delegare la gran parte del processo di gestione delle paghe e del personale – sottolinea Dragotto – avendo però ben chiaro chi fa che cosa e quali siano i rispettivi obblighi. Questo è alla base di qualsiasi processo di outsourcing. In aziende complesse come la nostra, dove vigono molti accordi sindacali che vanno rispettati, è fondamentale dare al partner esterno non solo un commitment, ma seguirne e supportarne l’esecuzione. Il cedolino paga è come uno dei nostri prodotti: non può avere difetti. Anche su questo si basa la credibilità dell’azienda. In un clima di partnership – conclude Dragotto – nel momento in cui si registrassero delle anomalie, non si va a cercare di chi è la colpa, ma si cercherebbe di capire chi debba fare cosa per risolvere il problema».