Una tecnologia simile a quella che permette di ricarica i dispositivi a induzione permetterà di dare autonomia alle automobili del prossimo futuro
Uno dei problemi maggiori per chi ha un’auto elettrica è dover adattare cavi e fili da una presa di corrente alla pompa di ricarica. Certo, il problema non sussiste per chi è solito recarsi al distributore dotato più vicino ma se il futuro va nella direzione della guida senza carburante allora prima o poi dovremo abituarci a replicare nel box lo stesso sistema. Per fortuna c’è chi ha pensato a un metodo più semplice e funzionale per dare nuova vita ai bolidi elettrici.
Di cosa si tratta
La General Motors, grazie a una partnership con la compagnia esperta in wireless charging WiTricity, testerà presto Drive 11, una piattaforma di ricarica senza fili che consentirà di potenziare il veicolo semplicemente parcheggiandoci sopra. La tecnologia è molto simile a quella induzione già in uso per gli smartphone supportati: si appoggia il telefonino sulla base e si riceve energia, così da dire addio ai cavetti. Non sono state svelate le caratteristiche del prodotto ma è probabili che, in un’ottica di retrocompatibilità, le auto già sul mercato dovranno dotarsi di un adattatore per ricevere il segnale wireless dal caricatore, mentre quelle future potranno già averlo di serie, in modo da semplificare il processo di ripresa wireless. Nel 2017 intanto dovrebbe realizzarsi il concept Halo di Qualcomm, basato proprio su una tipologia di caricabatterie wireless, lo stesso che Toyota sta testando dal 2014.