Luoghi da visitare, città da vivere

Cattoni Giulia_Urbano Creativo

L’esperienza di un territorio va di pari passo con la sua rivalutazione e riqualificazione: una città che funziona bene è più attrattiva anche per un turista

Brian Chesky, CEO di Airbnb, compagnia leader del settore del turismo esperienziale, ha presentato lo scorso novembre a Los Angeles la nuova piattaforma Trips. Introducendola alla platea, descriveva quello che la maggior parte della gente si aspetta da un viaggio con un concetto semplice: il desiderio di momenti magici capaci di fare sognare. Ma è quello che poi troviamo nella nostra comune esperienza di viaggiatori? Chesky continuava riportandoci alla realtà dei fatti. Molte delle nostre aspettative devono fare i conti con problemi più comuni: lunghe code, informazioni difficili da trovare, gestione scomoda dei servizi. Una perdita di tempo e uno spreco di energie snervante che fa perdere molto fascino all’ideale di esperienza che il viaggiatore si è immaginato prima della partenza. Oggi ogni destinazione turistica, ogni struttura ricettiva, consorzio enogastronomico, spiaggia, ristorante e centro benessere, comprensorio sciistico in Italia e all’estero, è presente in rete con blog o pagine sui principali social media. Le informazioni sono innumerevoli e, potenzialmente, si potrebbe pianificare il viaggio perfetto, senza code, lontano dalla folla o nell’hotel che dispone dei precisi comfort che rispondono alle nostre necessità. Unico inconveniente: la quantità di tempo speso a pianificare il viaggio più che a vivere il momento stesso dell’esperienza turistica. La possibilità di saltare l’intermediazione dell’agenzia ci ha tutti provocati a scovare da soli hotel, offerte ed eventi particolari ma ora, causa il surplus confuso di informazioni, siamo giunti a un punto in cui ci piace essere presi per mano ed essere guidati con fiducia e semplicità verso il viaggio che più risponde al nostro carattere.

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IL VENTO E LA BUSSOLA

Siamo immersi in un mare di stimoli nel quale è difficile settare la bussola per trovare il vento giusto. Il nuovo setup di Airbnb è un caso eclatante di come questo processo sia in atto, ma non è il solo. L’ultima Phocuswright Conference di Los Angeles, l’evento che raccoglie imprenditori, innovatori, esperti di turismo internazionale per focalizzare il grado di maturazione sul mercato delle ultime novità, è un’altra cartina tornasole. Nella sezione “Innovazioni”, infatti, la maggior parte di app, sistemi o soluzioni presentate mirano tutte a trovare per noi, mediante filtri, domande dirette e algoritmi, la soluzione ideale per il nostro viaggio. Filtri, imbuti per canalizzare stimoli e informazioni giuste verso il profilo giusto. Simile all’esperienza di organizzazione del viaggio si sta facendo sempre più quella dell’interazione con la città e i suoi servizi. La città è come un flusso crescente e denso di informazioni da ottimizzare, è “un sistema di sistemi” dinamico e complesso da leggere e modellare interpretando, gestendo e prevedendo i flussi di energia, materiali, persone, informazioni. Anche nella smart city le persone cercano il comfort inteso come “non ressa”, organizzazione e poca mediazione.

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QUALI SONO LE DIFFERENZE?

L’attrattività economica del soggetto “città per i cittadini” invece che “città luogo turistico” per cui l’investimento nel secondo caso sembra giustificato perché ha un ritorno prevedibile. In realtà, l’esperienza di un territorio va di pari passo con la sua rivalutazione e riqualificazione: una città che funziona bene è più attrattiva anche per un turista che, durante la visita, non fruisce solo di servizi esclusivamente dedicati, ma condivide con i residenti quelli che riguardano mobilità, tutela ambientale, accessibilità. Il ventaglio di scelte e soluzioni a nostra disposizione è sempre più ampio ma questa vastità va gestita in modo che non collassi su se stessa. L’intelligenza artificiale, con le sue capacità predittive, può fare la differenza e far sì che il livello di complessità non vada a discapito dell’usabilità e accessibilità dei servizi. Pochi step, chiari e lineari per passare dalle nostre specifiche richieste alle più appropriate soluzioni. In questo modo, viaggiare e vivere la nostra città, diventerà così semplice da sembrarci di nuovo un po’ magico.

Giulia Cattoni @urbanocreativo