Lenovo, trasformare i server

Alessandro De Bartolo lenovo

L’evoluzione dell’offerta per data center a due anni dall’acquisizione dei server x86 da IBM, con nuove offerte in grado di sostenere sempre più le aziende nel percorso verso la trasformazione digitale

A distanza di poco più di due anni dall’acquisizione dei server x86 di IBM da parte di Lenovo, molte cose sono cambiate nello scenario IT, sempre più dominato dalla trasformazione digitale. Che richiede tecnologie in grado di renderla possibile, soprattutto nell’ambito data center, dove oggi “prendono sempre più piede modalità di data center in cui l’infrastruttura sottostante al business non si ferma mai, e dove il software diventa sempre più rilevante, con livelli di flessibilità e scalabilità ai massimi, oltre a capacità indiscutibili di gestione degli imprevisti”, esordisce Alessandro De Bartolo, Country Leader del Data Center Group di Lenovo in Italia. L’occasione è un incontro a Milano alla vigilia delle festività natalizie, per spiegare la direzione assunta dalla parte server di Lenovo, per consolidare e aumentare la presenza tecnologica e di mercato, che vede oggi il colosso cinese al quarto posto mondiale e oscillare tra la seconda e la terza posizione in Italia. Fondamentale, per De Bartolo, rimane “il dialogo continuo con il mercato e con i clienti, che avviene anche tramite focus group e indagini di mercato, che ci aiutano a confermare o adottare scelte e a darci suggerimenti preziosi”.

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Indagine sulle nuove esigenze

Un esempio recente è la ricerca “Next Generation Enterprise Business Report” di Lenovo, condotta in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Russia e Turchia intervistando i dipartimenti IT di 1.400 aziende con 1.000 dipendenti e oltre, allo scopo di valutare lo stato dell’IT nelle aziende che affrontano il percorso verso la trasformazione digitale, oltre che rilevare il livello di competenze dell’IT necessario per trarre vantaggio dalle tecnologie digitali per guidare l’innovazione. Tra le principali risultanze, dai dati raccolti in Italia emerge che gli IT manager al centro di questo processo hanno ottenuto la fiducia dei colleghi ma che restano insufficienti gli investimenti in tecnologia e le competenze tecniche. Più in dettaglio, il 22 per cento degli IT manager nell’area EMEA ritiene che la tecnologia hardware in azienda non sia adeguatamente flessibile per supportare le applicazioni IoT, mentre il 25 per cento di questi afferma che il limite principale sono le scarse risorse finanziarie a disposizione. E sempre per il 25 per cento degli intervistati i dipendenti non hanno le competenze tecniche sufficienti per sostenere lo sviluppo di applicazioni IoT. Da notare anche che in Italia ben il 91 per cento degli IT manager sente la responsabilità di dover guidare la propria azienda nell’innovazione ma lamenta mancanza di risorse e budget per affrontare la Digital Transformation.

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Il data center sempre più software defined

In sostanza, sintetizza De Bartolo, “la ricerca che abbiamo promosso evidenzia l’esistenza di un divario tra le esigenze della funzione IT come guida verso l’innovazione e le risorse disponibili all’interno dell’azienda, sia in termini di investimenti sia di competenze”. È anche per questo che, in uno scenario dominato dalla trasformazione digitale, “le aziende hanno bisogno di un partner di fiducia per il data center, che le guidi attraverso questa transizione e offra soluzioni aperte e flessibili”, prosegue De Bartolo, spiegando che la direzione sulla quale stanno puntando i server di Lenovo è quella di privilegiare sempre più la componente software nel data center: “se una volta i diversi componenti, come lo storage, il networking e i server stessi, avevano un ruolo ben definito nel data center, oggi il server svolge un po’ tutti i ruoli”. La direzione è dunque segnata, e lo dimostrano le diverse partnership siglate nel corso degli ultimi due anni, come quelle con “SAP, Juniper, Nutanix, Red Hat e Nimble Storage, solo per citare quelle che mi vengono in mente così in ordine del tutto casuale”, sottolinea De Bartolo.

La convergenza si chiama ThinkAgile

La strategia del Data Center Group di Lenovo passa anche dalle soluzioni convergenti in ambito server, storage, cloud e appliance, che vengono unificate in un nuova linea di soluzioni chiamata ThinkAgile, annunciata lo scorso ottobre negli Stati Uniti e che si prevede arrivi in Europa nella primavera 2017, in coincidenza con il nuovo anno fiscale della società. Nelle parole dell’azienda, “le soluzioni ThinkAgile sfruttano le capacità di Lenovo come leader di settore nella supply chain per fornire pre-installazioni e pre-configurazioni di server, storage e funzionalità di rete factory-level, oltre a virtualizzazione e strumenti di gestione. Il risultato è un’offerta pre-validata e completamente configurata, disponibile e pronta a essere utilizzata”. Infine, la strategia si completa con un rafforzamento in Italia della struttura di vendita dedicata alle soluzioni per data center, con “account manager specificamente concentrati sui data center, figure di prevendita ad hoc e una maggiore specializzazione del canale rivolto unicamente all’ambito data center”, conclude De Bartolo.

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