Sotto la spinta dell’IoT, banda larga e contatori intelligenti sono le opportunità da cogliere sul mercato italiano secondo il gruppo francese che cresce a doppia cifra e annuncia anche una nuova acquisizione
«In Italia, ci sono circa 18 milioni di contatori del gas in attesa di essere sostituiti. Mentre per la banda ultralarga il governo ha messo sul piatto tre miliardi di investimento. Più altri tre provenienti da operatori privati, Enel e Telecom in prima fila. Con questi numeri, energia e telco, rappresentano per noi i settori verticali sui quali puntare nei prossimi 3-5 anni» – ci dice Ferruccio Borsani, presidente del CDA di Solutions 30 Italia. La sostituzione, per iniziativa dell’Autorità, dei contatori tradizionali con i cosiddetti “smart meter”, contatori intelligenti, è iniziata da quelli di maggiore portata (classe G40 e superiore) e progressivamente estesa ai contatori di calibro intermedio e, dal 2013, a quelli utilizzati per usi domestici (classe G4-G6). Alcuni rallentamenti hanno costretto l’Autorità ad aggiornare il piano di sostituzione che prevede ora un target da raggiungere del 50% di smart meter gas di classe G4-G6 in servizio entro il 2018, avendo per quella data completato l’installazione degli “smart meter” gas delle classi superiori.
Nuove opportunità di business
Ma ritardi a parte, un piano di svecchiamento di queste proporzioni schiude opportunità di business di grande interesse per gli operatori del settore. «Poi toccherà ai contatori elettrici, bisognosi di una sostituzione con apparati più evoluti: parliamo di numeri altrettanto importanti. Infine sarà il turno del settore idrico, dove sono presenti condizioni di forte dispersione che causano inefficienze e sprechi sulla rete. Nei prossimi anni questi elementi ad ampia diffusione saranno sempre più smart e interconnessi. È il mondo dell’IoT. Un processo che per noi rappresenta un trend importante» – mette in evidenza Borsani. Una scelta strategica accolta positivamente dai mercati. «Su quello francese abbiamo consolidato la nostra presenza siglando un contratto quinquennale da 90 milioni di euro con uno dei principali operatori europei di telecomunicazioni per l’implementazione delle infrastrutture nel campo della fibra. A questo, ha fatto seguito l’aggiudicazione di nuovi contratti nel campo dell’energia e dell’installazione». Successi che il gruppo francese conta di replicare anche nel nostro Paese. «In Italia, stiamo investendo molto sul fronte della formazione e delle qualifiche necessarie per operare su questi apparati, ottemperando alle normative in termini di certificazioni richieste e qualificandoci per partecipare alle prossime gare nel mondo dell’energia e della banda ultralarga» – spiega Borsani.
Nuove acquisizioni
Una strategia che prevede la possibilità di nuove acquisizioni a partire da quella di Autronic in Spagna che oltre a rafforzare la relazione con Vodafone «ci ha permesso – riprende Borsani – di entrare sul mercato iberico più rapidamente rispetto alla costruzione di un business sviluppato unicamente in modo organico». Non solo. «Il gruppo, in quelli che per noi sono i settori strategici, si muove in direzione delle opportunità che si aprono. Vale a dire principalmente dove operano aziende con una buona presenza e relazione nell’ambito del business. E dove ci indicano i clienti. Detto questo, abbiamo tutte le potenzialità per fare nuove acquisizioni. E posso anticipare che siamo in procinto di chiuderne una proprio in Italia nel settore dell’energia e del gas» – rivela Borsani. I risultati finanziari stanno dando ragione alle scelte operate dal gruppo. Infatti, nel primo semestre del 2016, Solutions30 ha raggiunto quota 86 milioni di euro di fatturato, crescendo del 43% rispetto all’anno precedente. «I risultati del primo semestre, molto buoni, confermano un percorso che ci ha portato a un costante double digit di crescita. La mia percezione è che si possa mantenere questo trend positivo anche nella seconda parte dell’anno» – dichiara Borsani.