Indra guida un progetto europeo per il test su strada di veicoli senza guidatore

L’obiettivo del progetto AUTOCITS è di facilitare la diffusione di veicoli senza guidatore nei centri urbani attraverso lo sviluppo di servizi cooperativi di trasporto intelligente che consentiranno a veicoli, utenti e infrastrutture di condividere informazioni più facilmente

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Indra è a capo di un progetto pionieristico che testerà la guida autonoma sulle strade europee, in particolare nelle aree metropolitane di Lisbona, Madrid e Parigi. Queste sono le tre più grandi città dell’Atlantic Core Network Corridor che comprende strade classificate come prioritarie per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto europee.

Gli altri membri del consorzio AUTOCITS sono il Dipartimento del Traffico spagnolo (DGT), l’Università politecnica di Madrid (UPM), l’Autorità portoghese per la Sicurezza Stradale (ANSR), l’Università di Coimbra (UC), il Pedro Nunes Institute (IPN) e l’ Inventors for the Digital World (INRIA) in Francia. Il budget di progetto è di 2,6 milioni di Euro finanziato dal programma UE Connecting Europe Facility (CEF).

Il 23 novembre l’headquarter di Indra a Madrid ha ospitato il primo meeting del consorzio, dando così ufficialmente avvio al progetto presentandolo a diversi stakeholders. Lo scorso 17 novembre il progetto è stato inoltre presentato all’interno dell’evento “Tecnologie per la mobilità sicura, accessibile e sostenibile”, promosso da UPM – Istituto per l’ Automobile Research (INSIA).

L’obiettivo del progetto AUTOCITS è di facilitare la diffusione di veicoli autonomi in centri urbani attraverso lo sviluppo di servizi cooperativi di trasporto intelligente (C-ITS) che consentiranno a veicoli, utenti e infrastrutture di comunicare e condividere informazioni utilizzando lo standard Europeo ITS-G5.

Il progetto di Ricerca, Sviluppo e Innovazione affronta i legami tra questo tipo di connettività e automazione, con particolare attenzione alla sicurezza stradale e ai cambiamenti, sia fisici che digitali, che devono essere sviluppati nelle infrastrutture e nei centri di controllo del traffico. Obiettivo principale è quello di conciliare la funzione di gestione del traffico svolta dai centri di controllo con la presenza di veicoli senza conducente, tenendo conto che i dati che le autorità di gestione del traffico forniscono tramite C-ITS stanno guadagnando sempre maggiore importanza ai più alti livelli di automazione per innescare azioni sia sui veicoli convenzionali che automatizzati.

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I tre progetti pilota – che saranno progettati, sviluppati e implementati a Lisbona, Madrid e Parigi nel 2017 e 2018 – testeranno la relazione tra veicoli autonomi, veicoli convenzionali e centri di controllo. Le raccomandazioni finali saranno redatte sulla base dei risultati ottenuti. L’obiettivo è di collaborare alla definizione di un quadro regolatorio e di norme per il traffico al fine di migliorare l’interoperabilità dei veicoli autonomi, assicurandone, al contempo, l’uso corretto sulle strade di tutti i paesi europei e una coesistenza sicura degli stessi con gli altri veicoli tradizionali.

Non esistono infatti oggi standard europei in questo campo e le normative esistenti nei diversi paesi hanno un diverso grado di sviluppo, con l’eccezione di Spagna e Francia, all’avanguardia rispetto ad altre realtà. Oltre a input di collaborazione da parte delle Autorità di gestione del traffico, operatori e università, AUTOCITS sarà collegato ad altre iniziative europee di Ricerca, sviluppo e innovazione in questo settore, come ad esempio il progetto C-Strade e la piattaforma EIP UE.

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Veicoli convenzionali e senza conducente sulle strade europee

I test di Lisbona, Madrid e Parigi saranno in assoluto i primi nel loro genere a svolgersi nell’Atlantic Core Network Corridor e i primi in Europa a testare veicoli autonomi di diversi produttori su strade urbane, arterie e svincoli autostradali sia aperti che chiusi al traffico.

In particolare, i test saranno effettuati sulla linea Bus-HOV che collega il raccordo annullare M-30 a Madrid, sull’autostrada A-4 nell’area extraurbana di Parigi, e sull’ Avenues Marginal e Brasilia, due strade principali che collegano la città di Lisbona all’autostrada A-36 e ad altre infrastrutture come porti fluviali e interscambi ferroviari.

Ogni test riguarda l’implementazione di servizi di cooperazione con la tecnologia più innovativa oggi disponibile – noti come “Day 1st services” – attingendo ai risultati dei precedenti progetti R&D&I in cui i diversi membri del consorzio sono stati coinvolti.

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Nel test di Madrid si testeranno le comunicazioni I2V, dove il centro di controllo invia informazioni direttamente ai veicoli su potenziali pericoli, come ad esempio lavori stradali, la presenza di un veicolo di emergenza lento o fermo e avvisi sulle condizioni meteorologiche.

A Lisbona invece, informazioni dello stesso tipo riguardo a segnalazioni e pericoli saranno invece inviate utilizzando le comunicazioni V2X tra il veicolo e qualsiasi altro oggetto o dispositivo connesso – in questo caso – un secondo veicolo “robotico”.

A Parigi il sistema invierà avvisi non solo su situazioni di pericolo, ma anche su ingorghi stradali, fornendo un supportto di gestione diretto attraverso comunicazioni I2V tra il centro di controllo e i veicoli autonomi al fine di fornire informazioni sulla velocità e percorsi raccomandati o alternativi, ecc.

I tre test includeranno anche la progettazione e la sperimentazione di altri servizi, i quali utilizzeranno le informazioni che i veicoli connessi invieranno ai centri di controllo. Inoltre, i servizi e i sistemi testati in una città saranno condivisi con le altre due per verificare l’interoperabilità e il corretto funzionamento.