Svelato a Monaco di Baviera il nuovo flagship dedicato all’utente più esigente: schermo da 5.9 pollici e doppia fotocamera Leica
Probabilmente il Mate 9 è il dispositivo che meglio di altri unisce il pubblico consumer e business. Non parliamo solo del sistema operativo che, grazie ad Android può vestire abiti differenti e pensati ad-hoc, ma del comparto generale, unico nel suo genere. Huawei aveva promesso un “passo nel domani” e ha mantenuto le aspettative con questo Mate. Il design è ciò che attira: corpo unibody in metallo con vetro leggermente curvo e spessore ridotto, da 3mm, nonostante le dimensioni. Restano tutte le peculiarità della casa, come il lettore di impronte digitali sul retro e personalizzazione Emui, questa volta basata su Android 7.0 Nougat (compatibile dunque con Google Daydream). La batteria è un mostro da 4.000 mAh con ricarica rapida, alla stregua dei recenti Samsung Galaxy.
Utile e dilettevole
Come detto, il Mate 9 ad oggi è il miglior connubio tra esigenze prettamente di intrattenimento e funzioni più vicine al pubblico professionale. Per quale motivo? Ovviamente tutto parte dallo schermo da quasi 6 pollici (5.9 per la precisione). Su un pannello del genere è davvero piacevole guardare foto e video, ma anche editare un file di testo, scrivere email lunghe e leggere paper e documenti pesanti. Inoltre, è possibile duplicare due applicazioni per usare account diversi (ad esempio WhatsApp, Telegram o Facebook), così da dividere vita personale da lavorativa. Gran parte dello sforzo lo fa ovviamente il processore, un Kirin 960 a otto-core e la RAM da ben 4GB. La chicca è la presenza di una doppia fotocamera sul retro, co-ingegnerizzata Leica (come sul P9 Plus). I sensori sono un 12 megapixel a colori e uno da 20 megapixel monocromatico che, assieme, restituiscono foto davvero lodevoli e la possibilità di applicare effetti particolari, oltre allo zoom ibrido 2x. Il Mate 9 arriverà in Italia nei prossimi giorni a 749 euro nelle varianti Silver e Space Grey.
Del Mate 9 esiste anche una versione “Porsche Design”, realizzata in collaborazione con il brand automobilistico. Non cambia nulla rispetto a funzioni e software se non uno schermo del tutto curvo sui lati, come il Note7. Costa però un occhio: oltre 1.200 euro.