Entro il 2017 Mozilla rivoluzionerà il modo di accedere alla rete, con una tecnologia differente dall’attuale, tesa a ridurre la complessità dei siti
Si chiama così, Quantum, il progetto di Mozilla che renderà i web browser molto più veloci di quelli attuali. Il fulcro di tale innovazione sarà Firefox, ovviamente, che entro il 2017 dovrebbe portare a tutti i vantaggi di una navigazione migliore. Il cuore della rivoluzione risiede nella sostituzione di Gecko con Servo, i due nomi che, per vari motivi, hanno segnato e segneranno una pietra miliare nell’utilizzo di Firefox. Il primo è il motore grafico derivato da Netscape, quel programmino che dal 1994 ci permette di tradurre codici HTML (e moduli supportati) in foto, video e link; il secondo è la sua naturale evoluzione, che guarda a hardware e sistemi differenti, oggi principalmente declinati in smartphone e tablet.
Come funziona
Servo è il motore di rendering costruito praticamente da zero e che, sin dai prossimi mesi, verrà implementato parzialmente in Gecko. Questo consentirà alle versioni future di Firefox di godere già dei benefici di un web più veloce, che si esprimerà in tutte le sue possibilità con la versione next-gen del browser che vedremo entro la fine del prossimo anno. I primi test su Servo sono più che promettenti: grazie a un’accelerazione “quantica” (nel nome, non nei fatti) è riuscito a renderizzare una pagina mediamente pesante a 60 FPS contro i 15 FPS di Chrome Canary (la nuova gen del software di Google). Quantum si potrà installare su computer Windows, macOS e Linux, oltre che su device Android. iOS al momento resta escluso visto che Apple permette al suo ecosistema di lavorare solo con il motore di casa, WebKit.