In Francia una ragazza ha visto esplodere il suo smartphone nel weekend. Tutto ricorda la situazione già vista con il Note7 e anche il problema alla base potrebbe essere lo stesso
Un caso che ha fatto (e farà) storia quello del Galaxy Note7. Non solo a livello di qualità nella produzione dei terminali ma anche nel più difficoltoso campo della customer satisfaction e della gestione della crisi. E’ inevitabile che d’ora in poi, quando si parlerà di uno smartphone con problemi alla batteria e conseguenti deflagrazioni, si penserà al phablet di Samsung. Il fatto è che quando lo stesso problema accade per altri dispositivi del gruppo allora la questione si fa molto delicata. Dopo il ritiro di 34 lavatrici prodotte negli ultimi anni, per la possibilità che il coperchio superiore si stacchi e ferisca chi si trova nei paraggi, dalla Francia arriva la notizia dello scoppio di un altro telefonino, questa volta non il Note7.
France: la batterie d’un Samsung Galaxy J5, smartphone sorti en mars dernier, explose à Pau /SudOuest pic.twitter.com/VD4aKzsLrB
— LesNews (@LesNews) 6 novembre 2016
Di cosa si tratta
Nei giorni scorsi, Lamya Bouyirdan, da Pau, ha raccontato dello scoppio del suo Galaxy J5, dopo qualche ora di utilizzo. Come per il Note7, la parte posteriore del telefonino è diventata molto calda, fino a consumare parte dello chassis con una forte emissione di fumo. Ad oggi non si hanno conferme circa le cause dell’incidente ma è alquanto chiaro che tutto derivi ancora dalla batteria. Certo, siamo a un solo caso dopo diversi mesi dall’uscita del prodotto e dunque non si può parlare di difetto globale ma è bene tenere gli occhi aperti su un ciclo produttivo che, qualche volta, può sfornare pezzi del genere, che con il tempo possono diventare pericolosi per i consumatori.