DellEMC, obiettivi ambiziosi per il nuovo colosso

Piatto forte del DellEMC Forum di Milano, la declinazione in Italia della fusione che ha dato luogo alla più grande azienda IT del mondo

A meno di due mesi dalla chiusura ufficiale della fusione tra Dell e EMC, i vertici italiani delle due entità si sono presentati ufficialmente a clienti, partner e stampa in occasione del DellEMC Forum, tenutosi a Milano ai primi di novembre. Durante l’evento, i due manager hanno fatto il punto sull’integrazione delle due società sul nostro mercato: dal 1° febbraio del 2017, Marco Fanizzi assumerà la guida del mercato enterprise, mentre Filippo Ligresti avrà la responsabilità del mercato commercial. La parola più ripetuta nel corso dell’incontro con la stampa è stata “coesione”, di intenti e di sostanza: non a caso, ha spiegato Marco Fanizzi, «la coesione è stato il tema conduttore dell’evento interno del 14 settembre, tenuto a ridosso della chiusura ufficiale del merge, dove abbiamo ribadito l’intento di unire due aziende che finora hanno operato molto bene. La nostra intenzione come DellEMC in Italia è quella di continuare allo stesso livello, andando anche oltre, per diventare la migliore country a livello Emea per crescita, collaborazione e market share».

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Verso il 1° febbraio

Il concetto è stato sottolineato anche da Filippo Ligresti: «Quello di oggi è il primo evento in Italia con clienti e partner, e siamo molto soddisfatti sia della partecipazione sia perché avviene a poche settimane dal closing della fusione. Dal 12 ottobre 2015 al 7 settembre 2016 abbiamo operato in modo da non creare alcun tipo di disturbo verso i clienti, e anche se pure qui da noi in Italia non c’è ancora una sola entità, cosa che anche a livello globale avverrà dal 1° febbraio, alla chiusura dei periodi finanziari delle aziende che si sono fuse, condividiamo già i dati dei clienti e operiamo sempre nel loro interesse, anche nei rarissimi casi in cui c’è un sia pur lieve sovrapposizione nell’offerta».

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Chiarezza di ruoli

E infatti la società è all’opera per mettere a punto, oltre alle responsabilità, anche le linee di prodotto e le modalità di go to market: «Il nostro obiettivo è che dal 1° febbraio ci sia un unico referente per i clienti, con forte chiarezza di ruoli con una immagine coerente sul mercato», ha proseguito Fanizzi, spiegando che «ci saranno spostamenti di persone tra una ex azienda e l’altra, con l’importante corollario di scambio di culture, nell’intento di realizzare la massima coesione e dare vita a una cultura DellEmc senza che vi siano figli e figliastri, cioè senza etichette ex Dell o ex EMC». Entrambi i manager si sono detti convinti che entro dicembre l’assetto della nuova entità sarà definito, anche con l’unificazione delle politiche di canale, che vedrà un programma unico a partire dalla fatidica data del 1° febbraio.

Un miliardo di dollari

Senza dimenticare un obiettivo ambizioso: arrivare a un fatturato di un miliardo di dollari in Italia nel più breve tempo possibile. Nelle parole dei due manager, le posizioni attuali che l’azienda occupa sul mercato sono quelle giuste per crescere ulteriormente. Per esempio, ha spiegato Ligresti «attualmente abbiamo il 13 per cento di quota nei PC commercial: è vero che è un mercato in consolidamento, ma noi intendiamo essere tra i consolidatori, ed entro i prossimi due anni potremmo essere al 20-25 per cento del totale». Discorso analogo anche per i server, dove la quota attuale è del 25 per cento, ma in ottica di porsi dalla parte dei consolidatori, l’obiettivo è quello di arrivare al 30-35 per cento nello stesso arco temporale. Infine, ha sottolineato Fanizzi, «siamo i leader di mercato nello storage, con il 35 per cento, risultante dal 28 per cento di EMC e dal 7 per cento di Dell, ma il restante 65 per cento è in grado di essere attaccato».

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Chiara leadership nel flash

La crescita passa quindi anche dalle strategie in ambito storage, delle quali Data Manager ha parlato con Fabio Zezza, All Flash Sales Lead di Dell EMC Italy. Il focus è più che mai sullo storage flash. «Come EMC abbiamo iniziato a investire fin dal 2008 nelle tecnologie flash, soprattutto per i drive di fascia hi-end, incrementando notevolmente la nostra presenza con l’acquisizione di XtremIO nel 2012 e spingendo l’acceleratore sugli investimenti in R&D», ha spiegato Zezza, sottolineando come questo si sia tradotto in una «crescita del 90 per cento anno su anno, che ci dà una chiara leadership del mercato: per esempio, il dato più recente di IDC, quello relativo al secondo trimestre di quest’anno, ci posiziona al primo posto del settore all flash array di storage esterno, con una quota mondiale del 40 per cento». Tra i clienti flash in Italia, è da menzionare InfoCert, che ha adottato già tre anni fa le soluzioni flash XtremeIO per i propri data center, «riscontrando notevoli vantaggi a tutti i livelli: non solo per quanto riguarda i benefici nei costi relativi ai minori consumi o all’ingombro più ridotto, ma anche per la flessibilità tipica del flash, che permette per esempio installazioni su larga scala più agevoli», come ha sottolineato Massimo Biagi, responsabile sistemi di InfoCert.

Infine, riguardo all’integrazione della gamma dei prodotti storage di EMC e di Dell nella nuova entità, «non vi sono sovrapposizioni di alcun tipo: già quando eravamo solo EMC la nostra idea era che una sola soluzione non fosse sufficiente a garantire maggiore flessibilità di scelta ai clienti, e adesso con la linea Compellent siamo presenti in tutte le dieci fasce di prezzo del mercato», ha concluso Fabio Zezza.

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