Il controllo della spesa può rivelarsi un aspetto critico in azienda, a causa dell’elevato numero di soggetti che intervengono nel processo d’acquisto, come rivela una ricerca Canon condotta recentemente a livello europeo
Il controllo delle singole speseè sempre più complicato a causa delle responsabilità frammentate tra differenti dipartimenti e business unit e in molti casi è la spesa indiretta l’aspetto più complesso. Se da tempo molte aziende dispongono di una funzione di procurement strutturata, va anche detto che tuttora si verifica una scarsa collaborazione tra dipartimenti finance e acquisti. Il Purchase to Pay è stato oggetto di una indagine condotta per Canon da ICM Unlimited, istituto che si occupa di ricerca e analisi di mercato. Lo studio ha coinvolto aziende di varie dimensioni, dai 100 fino a oltre 5.000 dipendenti, presenti in 12 mercati europei, intervistando più di 700 decision maker delle funzioni finance e acquisti.
Il futuro del Purchase to Pay
Intitolata “Il Futuro del Purchase to Pay (P2P) 2016”, l’indagine ha rilevato le aspettative, le priorità, la nascita di nuovi servizi e i cambiamenti che caratterizzano a livello organizzativo l’evoluzione del mondo del Purchase to Pay (P2P). Su tutti, spicca in particolare il dato secondo il quale due aziende su tre (il 67 per cento) affermano di avere solo un parziale controllo delle spese indirette, mentre il 7 per cento dichiara di non avere alcun sistema di controllo. Per di più, solo un’azienda su tre (il 34 per cento) giudica sopra la media la gestione del rapporto con i fornitori, mentre il 21 per cento ammette che è un’area molto critica. In effetti, la gestione dei fornitori è spesso una delle principali sfide che devono affrontare le aziende nell’ottimizzazione delle spese. Poiché i costi di procurement possono apparire poco significativi se presi singolarmente, il rischio è quello di sottostimare l’impatto generale di tali costi se non vengono controllati e gestiti. Considerato che la maggior parte delle aziende ha più di un fornitore, una inefficace strategia di gestione può talvolta determinare una duplicazione delle spese.
Aziende italiane in vantaggio
Molte aziende dichiarano di non avere ancora adottato un sistema che consenta di controllare interamente le spese utilizzando gli ordini di acquisto, i Purchase Order (PO), mentre la metà afferma di riuscire a esercitare il proprio controllo su meno del 50 per cento delle spese sostenute. È infatti convinzione generale che il processo Purchase to Pay sarà sempre più automatizzato. Su quest’ultimo aspetto, emerge un dato confortante per il nostro Paese: le aziende italiane appaiono infatti motivate a esplorare i benefici della tecnologia P2P con l’obiettivo di migliorare i propri livelli di produttività ed efficienza. Il 54 per cento dei responsabili finance, rispetto a un dato europeo del 50 per cento, ritiene che la produttività della propria divisione sia inferiore alla media, mentre il 44 per cento dei responsabili acquisiti (dato europeo 42 per cento) afferma che il reparto operi al di sotto del livello di produttività desiderato.
Canon: un partner per la gestione digitale
Da questa ricerca emerge che il 40 per cento dei decision maker intende completare la trasformazione digitale del processo P2P entro i prossimi due anni. Si tratta di una percentuale molto interessante se messa a confronto con la media europea che si colloca intorno al 23 per cento. Inoltre, dato ancora più importante, questa propensione si è già tradotta in realtà per il 15 per cento delle aziende italiane, contro una quota europea del 10 per cento, che ha già completato la trasformazione digitale in ambito P2P, affidandosi a soluzioni end-to-end. «Consapevoli che efficienza e produttività sono gli elementi chiave per il successo del proprio business, le aziende italiane sentono l’esigenza di ottimizzare i loro processi passando a una gestione Purchase to Pay sempre più digitale», ha commentato Teresa Esposito, Marketing Director B2B di Canon Italia, rilevando anche che «emerge la richiesta di un partner che possa guidare le aziende lungo questo percorso di trasformazione, fornendo consulenza in materia e proponendo sia soluzioni tecniche sia servizi ad hoc».