Lo dice una ricerca di due università, che mette in evidenza quello che sapevamo già: l’iPhone è uno status symbol, il robottino verde il sinonimo della personalizzazione
È sempre difficile affidarsi alla scienza per costruire cluster di utenti mobili. Il comportamento umano, seppur investigabile, non accetta ben volentieri di essere etichettato, catalogato, incluso in liste rigide e prefissate. Eppure, dalle Università di Lincoln e Lancaster, sono convinti che sia possibile affermare, con certezza scientifica, quali persone usino di più l’iPhone e quali preferiscono Android. I due, e questo è certo, rappresentano il 90% di tutti i telefonini usati al mondo, con un vantaggio superiore da parte del sistema operativo di Google. “Android è iPhone sono molto simili nelle funzioni, tuttavia si rivolgono a pubblici differenti, già dalla predisposizione delle campagne di marketing. SI tratta di contesti mai analizzati a livello empirico” – dicono i ricercatori.
Pubblici diversi
Scopriamo allora, senza sorpresa, che l’audience che preferisce un iPhone è composto principalmente da giovani donne, che vedono il melafonino come uno status symbol. Sono loro che si emozionano quando lo usano, convinte che si tratti del miglior oggetto sul mercato. Dall’altra sponda, l’Android-fan è un uomo adulto, più alla mano e attento alla personalizzazione. “Gli smartphone sono sempre più oggetto di analisi e ricerche, in varie discipline – spiegano ancora dalle università – l’evidenza di due gruppi specifici è chiara e permette di studiare differenze e similitudini con uno spettro verosimile”. Come anticipato però, includere utenti in categorie determinate può valere quando si parla di macro-aeree, ma non se si intende esaminare campioni ristretti ed eterogenei.
