La ristorazione e l’hospitality sono un’altra delle aree in cui l’azienda di Lodi sta concentrando gli investimenti, con acquisizioni e accordi mirati, oltre allo sviluppo di soluzioni innovative e perfettamente integrabili in tutta l’offerta targata Zucchetti
Non conosce soste lo sviluppo di Zucchetti. Ma soprattutto non conosce confini di attività: tra i settori sui quali la società ha puntato il mirino, vi è infatti anche quello dell’hospitality e del retail, con un focus particolare nell’ambito della ristorazione, con le soluzioni Zucchetti targate TcPos e Zmenu. «Nel 2013, abbiamo acquisito TCPOS, società presente in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, e attiva nello sviluppo di POS multifunzionali in grado di gestire ogni aspetto del processo di vendita, che ci ha dato modo di affrontare al meglio anche questo mercato, dove non avevamo alcuna offerta specifica» – spiega a Data Manager Angelo Guaragni, responsabile soluzioni area ristorazione e hospitality di Zucchetti. Il settore delle soluzioni IT per l’hospitality è molto in crescita, e non a caso «nell’arco degli ultimi tre anni, il nostro fatturato in questo mercato è raddoppiato, anche grazie alla recente acquisizione di clienti di rilievo come Autogrill Italia, che da solo conta circa 2.400 casse distribuite su oltre 400 punti vendita» – prosegue Guaragni. Il colosso della ristorazione autostradale va ad aggiungersi a un parco che conta già seimila installazioni e molti clienti prestigiosi tra i quali Costa Crociere, Old Wild West, Pastificio Rana e Chef Express.
Centralizzazione e flessibilità
La soluzione principale proposta da Zucchetti è rivolta al mercato delle catene di ristorazione, ovvero quelle che uniscono almeno 5/10 punti vendita, e che tuttora vede la presenza di molte soluzioni gestionali non integrate con le altre applicazioni aziendali, e che spesso si rivelano obsolete. «La nostra offerta è sviluppata sul concetto di centralizzazione, con un server unico dal quale si può gestire ogni punto vendita, con una visione in tempo reale dell’andamento degli esercizi grazie a un cruscotto che monitora tutti i dati e che permette nel contempo la massima flessibilità: per esempio, si possono proporre sconti specifici solo in alcuni locali oppure offrire prezzi di lancio in zone delimitate, nonché configurare le casse nei punti vendita mediante semplici operazioni direttamente dalla sede» – sottolinea Guaragni.
Una rete distributiva specializzata nel settore
Il settore della ristorazione conta in Italia sulla presenza di più di 300mila attività, con circa 160mila bar e 150mila ristoranti, e vede prevalere l’esercizio monosede, a differenza di altri paesi nei quali si sono da tempo sviluppate le catene di ristorazione. Per poter affrontare al meglio la realtà italiana, Zucchetti ha realizzato nel 2015 la soluzione Zmenu, un software di gestione completo per il piccolo business nel settore della ristorazione, come ristoranti, pizzerie, tavole calde, bar, self-service, take-away e simili. «Si tratta in sostanza di un’applicazione ritagliata ad hoc per il singolo punto vendita» – fa notare Guaragni, evidenziando anche la necessità, per rivolgersi al meglio a questo mercato così polverizzato, di una rete di vendita differente da quella “classica” di Zucchetti. «Sulla base di questa esigenza, abbiamo acquisito a fine 2015 la maggioranza di H.Pierre, azienda storica di Perugia nel software per la ristorazione, che ci ha portato in dote oltre 120 rivenditori, e abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra rete con i circa 30 rivenditori facenti capo a Cereresoftware, società bolognese acquisita nel maggio 2016» – continua Guaragni.
Innovazione in primo piano
Il complesso delle attività di Zucchetti nell’ambito hospitality e ristorazione rappresenta un fatturato di oltre quattro milioni di euro nel 2016, cifra che «ci posiziona come leader in questo ambito» – precisa Guaragni, anticipando che per il prossimo anno l’intenzione è quella di superare i cinque milioni, puntando ancora su acquisizioni mirate ma soprattutto anche proseguendo nel percorso dell’innovazione. Ne sono un esempio l’integrazione dell’innovativo servizio di mobile payment Satispay, che riguarda per ora i 160 punti vendita della catena Old Wild West e Wiener Haus, e l’accordo commerciale siglato con Smart Touch, startup di Saronno, alle porte di Varese, specializzata nello sviluppo di soluzioni per l’ambito mobile, che ha per oggetto l’integrazione di Smart Touch Menu, l’innovativo servizio di self-ordering di prossimità, che permette ai clienti presenti in un locale di ordinare direttamente dal proprio smartphone, grazie a una app dedicata.