Le nuove Model S, Model X e Model 3 avranno l’hardware necessario per l’autopilota prima ancora del software di gestione
No, la guida autonoma di Tesla non è ancora così vicina. Però, l’azienda fondata da Elon Musk ha nella sua agenda un lancio concreto in futuro. Non a caso, la compagnia ha rivelato che tutte le prossime automobili, anche i modelli già conosciuti che usciranno dalle fabbriche, saranno dotati dell’hardware necessario per essere gestiti da un sistema informatico centrale, così da navigare per le strade in autonomia. Ciò vuol dire che le Model S, Model X e Model 3 in cantiere, monteranno sensori, fotocamere e computer in grado di trasportare i passeggeri da un punto all’altro della città, accelerando, frenando e svoltando da sole e senza l’ausilio dell’uomo.
Dotazione super
La modalità self-driving sarà dunque insita in questi modelli anche se castrata, in un certo senso. Si, perché fin quando Tesla non metterà a punto il software di bordo, tutto l’hardware integrato non servirà a un bel niente, proprio come avere una Porsche e guidarla alla stregua di un’utilitaria nel traffico cittadino durante l’ora di punta. Il motivo? Quando i tecnici della compagnia riterranno il cervello pronto, basterà un aggiornamento software per rendere i veicoli delle supercar, almeno dal punto di vista delle funzioni. Stando a quanto rivelato dalla stessa Tesla, gli accessori che abilitano la guida autonoma sulle Model hanno un valore complessivo di 8.000 dollari e vanno da 8 fotocamere a 360 gradi che restituiscono una visibilità globale di tutto ciò che circonda il veicolo, 12 sensori ultrasonici per il riconoscimento di oggetti nelle vicinanze, un radar frontale e un computer di bordo, dotato del nuovo sistema di visione neurale progettato da Tesla.