Secondo DeepMind l’AI non ha più bisogno di noi

Sono vicini i giorni in cui robot e software prenderanno decisioni al posto nostro. A cominciare da quale linea della metro scegliere

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Londra ha otto linee principali della metropolitana, cosa da far venire il mal di testa (ma anche Berlino non scherza eh). Se vivete nella capitale della Brexit sapete come muovervi da un posto all’altro, senza grossi problemi, ma i turisti potrebbero invece incontrare diverse difficoltà. A meno che non siano degli algoritmi. Si, perché DeepMind, il progetto di intelligenza artificiale di Google, ha velocemente “imparato” a muoversi tra le linee pubbliche di una metropoli come Londra senza averne mai avuto conoscenza prima.

Il progetto

Tutto è reso possibile da una rete neurale su cui DeepMind si basa, la stessa che è in grado di immagazzinare e fare tesoro di esperienze precedenti per evitare gli errori e arrivare a un traguardo finale. Il risultato, di giungere da un punto all’altro della metro, può essere raggiunto facilmente da un algoritmo già programmato, ma risulta(va) quasi impossibile per un software che da zero deve imparare a navigare tra intersezioni, coincidenze e direzioni uniche. Al di là del progetto in sé, il progetto della London Tube potrebbe essere un un passo importante verso lo sviluppo di una AI realmente in grado di cavarsela da sola nel mondo. DeepMind ha dimostrato che un insieme di bit, riuniti in una configurazione schematica neurale, possono davvero ragionare in maniera simile all’uomo. La ricerca di Google è stata pubblicata sul numero di Nature del 12 ottobre e si può scaricare a questo link.

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