Dopo il blocco della produzione, la compagnia coreana tenta di limitare i danni virando le vendite verso altri smartphone della casa
A inizio settembre Samsung ha avviato il programma di ritiro dei primi Note7. In quell’occasione, per far digerire meglio la pillola, la compagnia coreana si era decisa a regalare un buono di 50 euro presso il negozio in cui l’ultimo phablet era stato acquistato. Il plus poteva essere sfruttato solo nel caso in cui si decideva di riconsegnare il telefono difettoso in attesa di quello sicuro. Purtroppo, per migliaia di persone quel momento non è mai arrivato e, per chi lo fosse, si è presentato come un fastidioso déjà-vu, visto il secondo richiamo, dovuto a varie indagini sulla natura “esplosiva” anche degli esemplari corretti. Trovandosi in una situazione molto delicata, Samsung si è accorta del danno causato non solo al suo ultimo dispositivo, ma a tutto il brand Galaxy, che i poco informati adesso considerano pericoloso a 360 gradi. La conseguenza? Alla restituzione dei Note7, data la notizia del blocco della produzione, molti utenti sono passati alla concorrenza, in attesa magari di capire come sarà il prossimo Galaxy Note8.
Strategia di crisi
Ecco allora la nuova mossa del gigante di Seul: altri 75 dollari per chi porta indietro un Note7 e sceglie di comprare un altro Galaxy. In sintesi: si può avere uno sconto totale di 100 dollari (25 iniziali più altri 75) su uno qualsiasi degli ultimi terminali dell’azienda, dal Galaxy S7 all’S7 Edge, magari anche un Note 5, ancora un’ottima scelta tra i telefoni extra-large attualmente in circolazione. L’annuncio è arrivato direttamente dal sito di Samsung, in cui vengono spiegati i dettagli dell’iniziativa. Ad oggi non sappiamo se il Note7 rivedrà mai la luce. Le alte cariche della società non hanno rivelato cosa vi sia alla base del malfunzionamento della batteria ed è per questo che la soluzione maggiormente percorribile pare essere quella di voltare decisamente pagina, spingendo su S7 e S7 Edge, in vista del nuovo Galaxy S8, che verrà presentato a febbraio al Mobile World Congress di Barcellona.