Il concetto di machine-learning non basta più. Lo dimostra la multinazionale con il suo BB-8, un progetto di intelligenza artificiale dedicata alle autovetture
Mentre Google studia ancora come portare la sua Car per strada e Tesla migliora di giorno in giorno l’idea di veicolo semi-autonomo, Nvidia potrebbe avere la soluzione software per tutti. Si chiama BB-8 (nessun legame con il robottino di Star Wars, almeno pare) ed è il programma che la compagnia ha avviato per testare l’intelligenza artificiale applicata alla guida senza pilota. La cosa interessante è che il concetto alla base va oltre quello che si intende per machine-learning. In un contesto che è fortemente influenzato dal come gli algoritmi imparano dall’uomo, Nvidia ha creato un sistema per il quale il software non deve “ripassare” alcuna lezione ad-hoc, ma semplicemente assistere alle modalità di guida degli esseri umani per capire come imitarle senza commettere errori.
L’esempio da seguire
Così, se un classico guidatore, nel mezzo di un percorso a ostacoli, colpisce un cono bersaglio, BB-8 sa che quell’azione è errata e può dunque evitarla a priori. Nel concreto, è come inserire un completo manuale di guida all’interno di un computer, lasciando che il cervello elettronico ne metta in pratica tutte le norme e le regole. Può bastare? Ovviamente no, perché nel traffico cittadino ci sono molti soggetti che non sanno più cosa voglia dire rispettare i limiti di velocità oppure decelerare e fermarsi quando il semaforo è arancione. E la sfida da vincere è proprio qui: osservare gli umani nel bene e nel male, cercando di anticipare quello che un guidatore distratto potrebbe fare.
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Dal video, pare che i test di Nvidia, svolti in California, vadano più che bene. Questo non vuol dire che presto la compagnia realizzerà un proprio veicolo, piuttosto potrà vendere in licenza il software da montare sugli abitacoli di diversi costruttori. Magari partendo dalla Apple Car.