Seguono Bologna e Venezia, mentre il Sud fatica ancora
“Quest’anno più che in passato ICityRate va a misurare, unitamente alla qualità del vivere urbano, la capacità delle città di guardare a traguardi lunghi facendo scelte e investimenti che puntano sui nuovi driver di sviluppo”, spiega Gianni Dominici, Direttore di Fpa e curatore della ricerca presentata a ICity Lab in corso a Bologna nei giorni di Saie.
Le due anime di Venezia
Trovare Milano in cima alla classifica, per l’eccellenza nelle dimensioni Economy, People e Living, non sorprende quanto il terzo posto di Venezia: “Un terzo posto – riporta il dossier – sul quale senza dubbio influisce l’unicità del suo dualismo, con le due anime complementari di Venezia e Mestre: da un lato dualismo virtuoso, dall’altro foriero di spinte secessioniste che restano sempre nell’agenda politica”.
Nonostante il divario con il capoluogo lombardo sia aumentato, si conferma invece al secondo posto Bologna, grazie soprattutto all’eccellenza nella Governance, che si esplicita attraverso open data, nuovi strumenti di programmazione, stabilità economica e capacità gestionale. Confermata anche l’alta attrattività urbana del capoluogo emiliano, a cui si deve il fatto che chi nasce o arriva a Bologna difficilmente se ne va.
Parlando del Sud, all’82esimo posto troviamo Siracusa, che ha scalato ben 16 posizioni rispetto all’anno scorso ed è risultata l’unica siciliana tra i primi 15 capoluoghi di tutto il Meridione.
Cosa significa Smart City
Tra le città più in difficoltà risultano più evidenti le differenze tra quelle governate da sindaci usciti dall’ultima tornata elettorale. 54º è Cagliari, 65º Bari, 86º Palermo, 89º Napoli, 95º Catania, 104º Reggio Calabria.
Il rapporto ha preso in considerazione le seguenti tematiche, sui cui si sono misurati i capoluoghi in classifica: Economy, Living, Environment, People, Mobility, Governance e Legality. Smart City infatti è sinonimo di città del futuro, per efficienza, pulizia e capacità di migliorare la qualità di vita dei cittadini.
E’ piuttosto amaro il risultato ottenuto dalla capitale, che si trova in classifica solo al 21esimo posto. Sono sempre le città del Nord a fungere da hub per il territorio circostante creando un circolo virtuoso che alimenta la competitività e l’innovazione di vaste aree del resto d’Italia.