La trasformazione digitale passa da reti aperte e intelligenti

VolkerWessels Telecom sceglie Juniper per gli smart building

Malgrado le preoccupazioni per la sicurezza e per la mancanza di competenze, i CIO devono essere i promotori dell’apertura come motore per il successo. E’ quanto emerge da una ricerca di mercato condotta da Juniper Networks

Juniper Networks presenta una ricerca di mercato dalla quale emerge che per i responsabili IT delle aziende europee le reti sono uno degli elementi guida verso la possibile trasformazione digitale e vedono l’adozione delle reti open come la soluzione a tali sfide per rendere possibile la trasformazione digitale e vedono l’adozione delle reti aperti come la soluzione a tali sfide.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La ricerca indica, inoltre, che i CIO e team strategici interfunzionali hanno l’opportunità di dimostrare come l’open networking sia la giusta risposta alla necessità del top management di avere un IT capace di supportare la trasformazione del business e il successo commerciale. La ricerca è stata commissionata da Juniper a Loudhouse Research per indagare l’atteggiamento dei professionisti IT dell’area EMEA nei confronti dell’adozione di reti open e del loro potenziale nel conferire valore al business.

Allo stesso tempo, la ricerca ha rilevato le preoccupazioni da parte dei responsabili IT verso l’adozione dell’open networking, nonostante tutti i benefici di cui sono consapevoli. Queste preoccupazioni ruotano attorno all’efficacia delle misure di sicurezza in un ambiente aperto, alla mancanza di competenze nella gestione di reti automatizzate software driven e alle difficoltà di integrazione con le architetture esistenti. Per mitigare tutto questo, poiché le tecnologie SDN/NFV vengono adottate per creare ambienti di rete aperti, i responsabili IT chiedono ulteriori livelli di formazione per il management IT, una maturazione della tecnologia, una maggiore adozione di standard e la presenza di forti partner tecnologici.

Leggi anche:  5G in Italia: i consumatori vogliono più qualità, copertura indoor e applicazioni evolute

In breve:

  • l’82% degli intervistati si identifica nella situazione in cui le necessità dell’azienda richiedono un’evoluzione di rete, creando nuove sfide per la funzione IT.
  • il 93% dichiara che la sua azienda si affida a un’ infrastruttura di rete innovativa e flessibile per sostenere le performance aziendali nello scenario competitivo odierno.
  • il 66% afferma che la rete si misura più sull’efficacia e sulla capacità di rispondere a un’ampia gamma di bisogni aziendali, piuttosto che sulla base di capacità e performance.
  • il 50% crede che il CIO si trovi nella posizione ideale per introdurre l’open networking in azienda, mentre il 29% ritiene che l’obiettivo possa essere realizzato da team strategici interfunzionali.
  • Vi è un forte entusiasmo per l’open networking: l’83% degli intervistati esprime il proprio supporto per queste iniziative. Anche tra coloro che non sono ancora impegnati attivamente, il 68% dice che la sua organizzazione muterà atteggiamento nei prossimi 36 mesi. Il 78%, infine, è convinto che l’open networking rappresenti un approccio più flessibile all’IT e più in linea con gli obiettivi di business.
  • Il 43% ha citato le preoccupazioni per la sicurezza e la compliance come ostacoli principali all’adozione dell’open networking. Per il 34% è motivo di preoccupazione anche la mancanza di competenze specifiche, mentre il 32% ha citato le difficoltà di integrazione con i sistemi legacy.
  • Il 53% pensa che aumentare la formazione dello staff IT su SDN/NFV potrebbe aiutare a ridurre i rischi percepiti per la sicurezza; il 47% ha citato la maturazione della tecnologia come fattore per la riduzione dei rischi; il 45% auspica una maggiore adozione degli standard; il 38% ritiene che lavorare con un partner tecnologico fidato sia un fattore significativo di successo.
Leggi anche:  Frost & Sullivan nomina Cisco Leader di Mercato nell’ambito dei dispositivi di videoconferenza per sale riunioni

La ricerca, realizzata per conto di Juniper da Loudhouse Research nell’agosto 2016 ha coinvolto 800 decisori IT in Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Svezia, Gran Bretagna e U.A.E. in aziende da 1.000 a oltre 5.000 dipendenti. I settori coinvolti comprendono pubblica amministrazione, sanità, retail e distribuzione, media e broadcast, utilities, manifatturiero e costruzioni, trasporti e logistica.

“La ricerca IDC dimostra che ci troviamo nel mezzo di una transizione che ha luogo ogni 20-25 anni. Oggi il passaggio dal modello client-server alla “Terza Piattaforma” basata su cloud, mobilità, big data e social network avrà un ruolo fondamentale nel guidare la trasformazione digitale. Le aziende che non dispongono di tecnologie di rete appropriate e che non innovano si troveranno irrimediabilmente in ritardo nella gara digitale nella quale l’IT è l’azienda e l’azienda è l’IT. Il networking è una delle poche aree dell’ambiente ICT contemporaneo in cui la simbiosi tra sistema operativo e hardware è un dato di fatto. Per effettuare la transizione alla Terza Piattaforma, il networking aziendale dovrà aprirsi, non per il semplice gusto di essere aperto ma per potere raccogliere i frutti dell’innovazione e delle tecnologie avanzate che potranno cambiare il ruolo delle reti: dal fornire connettività all’interno dell’azienda al supportare gli obiettivi di business. Aprendosi, le reti potranno beneficiare della maggiore rapidità di innovazione caratteristica di questa nuova era”. Chris Barnard, vice president, European Telecoms & Networking di IDC.

“I megatrend come il cloud, l’Internet delle Cose, i big data e la mobilità della forza lavoro che stanno accompagnando la trasformazione digitale fanno sì che la rete non possa più essere giudicata solo in termini di prestazioni e capacità e nemmeno che venga considerata solo “ferraglia”. Le organizzazioni, invece, se vogliono sopravvivere alla rivoluzione digitale che sta alla base di questi trend, devono realizzare un’infrastruttura capace di offrire reali vantaggi di business. Juniper è convinta che il networking aperto e intelligente – comprendente elementi come la sicurezza software-defined, l’automazione, l’innovazione collaborativa e la vera interoperabilità – sia la risposta strategica dell’IT alla domanda dell’impresa di trasformazione e di successo sul lungo periodo. Questa ricerca conferma che i responsabili IT EMEA ne sono consapevoli”. Gerard Allison, senior vice president EMEA di Juniper Networks.

Leggi anche:  Secondo le imprese italiane, una migliore connettività porta a una crescita media dei ricavi del 18%