Il leader di Wikileaks, Julian Assange, è attualmente senza connessione a Internet. Secondo il portale di informazione è una decisione del governo dall’Ecuador
Julian Assange, fondatore di Wikileaks, non ha più la possibilità di connettersi a Internet. Il leader dell’organizzazione di ethical hacking è attualmente rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per scampare all’estradizione negli Stati Uniti, dove potrebbe essere condannato alla pena di morte per spionaggio. Inizialmente Wikileaks aveva pensato che fossero stati proprio gli USA a isolare Julian Assange ma in seguito ha accusato il governo del Paese sudamericano in cui ha ottenuto l’asilo.
In questi giorni il portale ha pubblicato la corrispondenza nascosta tra la banca d’affari Goldman Sachs e la candidata democratica alle presidenziali statunitensi Hillary Clinton. La diffusione di questi documenti scottanti, insieme ai file che attestano il sabotaggio della campagna di Bernie Sanders da parte del Partito Democratico, potrebbero mettere a rischio la sua corsa alla Casa Bianca. Il presidente dell’Ecuador Raphael Correa, che in più occasioni ha ribadito il suo sostegno alla Clinton, avrebbe quindi deciso di frenare le attività online di Julian Assange e del suo gruppo su pressione del Segretario di Stato USA John Kerry durante la delicata fase di trattative di pace con le FARC.
BREAKING: Multiple US sources tell us John Kerry asked Ecuador to stop Assange from publishing Clinton docs during FARC peace negotiations.
— WikiLeaks (@wikileaks) 18 ottobre 2016
L’ambasciata ha negato ogni coinvolgimento nella vicenda e anzi garantisce di “mantenere l’asilo politico” concesso al giornalista australiano nel 2012.