E’ di queste ore la notizia del cyber attacco subito da Yahoo. A rischio dati sensibili di 500 milioni di utenti nel mondo.
Come sempre in questi casi è fondamentale reagire velocemente per evitare o almeno limitare i rischi per la propria privacy.
Sophos ha condiviso alcuni semplici consigli per aiutare gli utenti che potrebbero essere stati coinvolti nell’attacco a Yahoo.
James Lyne – global head of security research di Sophos – commenta: “Sono sempre più numerosi i casi di grandi aziende che vengono colpite da cybercriminali il cui obiettivo è accedere a dati sensibili e per questo strategici. Gli hacker conoscono lo straordinario valore di tali dati e sanno come sfruttarli al meglio per commettere frodi e diffondere ad ampio raggio i loro attacchi”.
Tra i dati sensibili, il più a rischio è naturalmente la password scelta dall’utente, perché ancora troppo spesso viene utilizzata per proteggere più di un account. Impossessarsene significa dunque avere potenziale acceso a un volume di informazioni ben più ampio di quelle contenute nel singolo account colpito dall’attacco.
Ecco dunque 6 pratici suggerimenti da Sophos al fine di prevenire o limitare i possibili rischi derivanti da un attacco come quello subito da Yahoo:
- Cambiare immediatamente la propria password di accesso all’account Yahoo
- Qualora la stessa password sia stata utilizzata anche su altri account, modificare anche tali credenziali
- Scegliere nuove password diverse tra loro, lunghe e complesse
- Nell’impostare le nuove password includere numeri, caratteri speciali, lettere maiuscole e minuscole…Per maggiori informazioni su come creare password sicure cliccare qui
- Non fidatevi dei criteri di valutazione della password proposti dai siti, spesso non sono accurati né affidabili
- In generale è sempre opportuno aggiornare le proprie password con regolarità, utilizzare sistemi di gestione delle password e modificare le domande di sicurezza, soprattutto in caso di attacchi come quello subito da Yahoo. Bisogna sempre tener presente che anche attacchi avvenuti anni fa possono avere conseguenze nefaste per la privacy a distanza di tempo.