Post-K, il supercomputer di Fujitsu arriverà nel 2018

Posticipata di due anni la presentazione del computer con processore ARM da 1.000 petaflop destinato a battere quello della cinese Sunway TaihuLight

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Macchine intelligenti, super computer e processori all’avanguardia. Uno dei temi che di certo segnerà lo sviluppo tecnologico dei prossimi anni riguarda la costruzione di sistemi superdotati, in grado di rompere le barriere e i limiti dell’informatica. Se oggi il computer più potente al mondo, con una forza di oltre 93.000 teraflops, è nelle mani della cinese Sunway TaihuLight, presto le cose potrebbero cambiare, restando però in terra d’Oriente. Entro un paio di anni infatti vedrà la luce Post-K, il super cervello informatizzato di Fujitsu, che utilizza microprocessori ARM da 1.000 petaflops, l’unità di misurazione immediatamente successiva al petaflops.

Oltre ogni aspettativa

In realtà, la realizzazione di Post-K era attesa entro la fine del 2016 ma, a causa di non ben chiare problematiche del team dedicato, verrà slittata di due anni. Per il progetto, Fujitsu ha utilizzato l’architettura ARMv8-A, che consentirà all’azienda di tuffarsi nel mondo dei server high-end e del computing avanzato. Fujitsu non è nuova a esperienze del genere. La quinta macchina più potente al mondo è infatti un suo prodotto, costruito per Riken, l’Advanced Institute for Computational Science del Giappone, dotato di microprocessori personalizzati Oracle Sparc64 VIIIfx. Per quanto riguarda il ritardo, Fujitsu lo ha pubblicamente annunciato a inizio settimana, spiegando come molto dipenda dal voler verificare nel dettaglio il design da assegnare a un computer che non deve badare solo all’estetica ma anche alla conservazione della sostanza. Per questo, serviranno dai 12 ai 24 mesi per completare l’opera, che a questo punto dovrebbe diventare reale entro la fine del 2018.

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