L’era della Finance 4.0: quando le sfide si trasformano in opportunità

La digital transformation può abilitare forme di controllo e gestione finanziaria all’avanguardia. Il caso Capgemini-SAP per l’Università Cattolica

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Il business, sotto qualsiasi declinazione, sta profondamente cambiando grazie alla tecnologia. La potenza di calcolo, la maggiore capacità di recepire informazioni e di contestualizzarle con il mondo circostante, hanno permesso al panorama digital di spingersi oltre la semplice interazione di un dipendente con il computer, sviluppando nuove forme di produttività, in cui le conoscenze dell’uomo si intrecciano con l’intelligenza delle macchine.

La conseguenza di un contesto del genere è la Fabbrica 4.0. Non a caso, quello che si prospetta dinanzi ai nostri occhi è un cambiamento epocale, pari alle tre precedenti rivoluzioni che hanno permesso al genere umano di dotarsi di strumenti unici e determinanti per lo sviluppo della società. Questa nuova “fabbrica”, conosciuta anche con il termine anglofono di “Industry 4.0” impatta concretamente su ambiti professionali diversi: dalla produttività alla gestione delle risorse umane, passando per l’automazione delle decisioni all’economia su piccola e larga scala.

Proprio il Finance è uno dei settori che più di altri può beneficiare dell’adozione di pratiche innovative che rientrano nel campo della quarta rivoluzione industriale. A dimostralo sono Capgemini Italia e SAP Italia che, con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno dato vita a un progetto di digital transformation basato su SAP S/4HANA, volto a ottimizzare varie pratiche interne, tra cui i processi amministrativi e contabili, con un modello multidimensionale che può produrre analisi di costo e redditività a livelli differenti di sintesi.

A introdurre la questione è Federico Rajola, professore ordinario di organizzazione aziendale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: “L’industria 4.0 è un tema oramai conosciuto. La quarta rivoluzione industriale, di cui oggi scorgiamo solo i primi effetti, si basa su quattro linee di studio: cloud e big data, analytics, interazione uomo-macchina, machine-to-machine. Se pensiamo agli ultimi decenni, ci accorgiamo di come la tecnologia abbia accorciato gli intervalli di tempo che intercorrono tra un’evoluzione e l’altra. In particolare, tra la terza rivoluzione (quella dell’informatica) e la quarta, sono passati solo pochi anni, quindi possiamo aspettarci notevoli cambiamenti nel futuro, con modalità rapide. Immettersi, come ente all’avanguardia, all’interno di tale flusso è per noi essenziale”.

Il progetto Unicatt

Ma cosa riguarda il percorso intrapreso dall’istituto di formazione? “Tutto è partito dalla necessità di integrare i nostri sistemi sia con il lato informatico che con processi e persone – spiega Marcello Dall’Aglio, CFO di Università del Sacro Cuore -. Grazie all’integrazione tutte le sedi opereranno all’unisono: stessi sistemi, identiche procedure. Questo ci permetterà di raggiungere livelli di servizio eccellenti e uniformi con una programmazione finanziaria più accurata”.

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In qualità di system integrator, Capgemini ha individuato i contorni che delineano l’evolversi di ruoli e obiettivi della funzione Finance. Tra aspetti maturi e altri da migliorare (come le aree di business support), la ricetta per i CFO è far leva sui big data per supportare le analisi predittive che sfociano nelle decisioni aziendali, migliorando così l’ottimizzazione dei paradigmi che guidano le metodologie finanziarie.

Lo ha ribadito Andrea Falleni, senior vice president, market unit head of manufacturing and financial services di Capgemini Italia: “Abbiamo iniziato a studiare nel 2009 come la digital transformation potesse influenzare il mondo professionale. Oggi quella trasformazione, che si pensava riguardasse solo contesti peculiari, pervade tutti i settori di imprese molto diverse”.

Il concetto che si vuole far passare è che l’implementazione di un ecosistema digitale porta reali benefici su vari piani, compreso quello economico. L’esperienza di SAP Italia è chiarificante: “Un terzo delle transazioni finanziarie che riusciamo a vedere non sono effettuate da un operatore umano – rivela Dario Regazzoni, Presales Manager di SAP Italia – possiamo dire che il mondo del Finance è già ben avviato sulla strada della digital transformation. La possibilità di analizzare processi finanziari in tempo reale, unita all’adozione di un software che restituisce una visibilità completa sui dati, può fare la differenza in un programma di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse. Il motore di tale rivoluzione è SAP/4HANA, quanto di più versatile e flessibile ci sia in termini di installazione e utilizzo, una scelta funzionale sia dal punto di vista analitico che operativo”.