La tecnologia cloud mostra la capacità di gestirsi da sola

Cloud sovrano: perché Gaia-X avrà successo

A cura di Gianfranco Gargiulo, Cloud Consultant di Orange Business Services

Il cloud ha già avuto un impatto enorme sulle aziende, ma è in procinto di fare un grande balzo in avanti e mostrare che ha la capacità di auto-gestirsi attraverso ‘piattaforme autonome’, che potrebbero cambiare radicalmente il volto dei reparti IT e sviluppo software.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Già nel 2001, IBM prevedeva un’emergenza di complessità del software, innescata dalle  difficoltà nel gestire l’accelerazione della comunicazione e la crescita dell’IT. La soluzione di IBM alla crisi era il computing autonomo, progettato per “contribuire ad affrontare la complessità utilizzando la tecnologia per gestire la tecnologia”. Il concetto è rimasto in sospeso per qualche tempo, ma con infrastrutture sempre più complesse sta venendo rivisitato con la rapida adozione del cloud.

Secondo il Tech Trends Report 2016 di Deloitte, “l’IT potrebbe presto diventare un fornitore di servizi autogestito, senza limitazioni tecniche di capacità, prestazioni e scalabilità”. Grazie a una strategia battezzata “costruire una volta sola, implementare ovunque”, la forza lavoro IT, riorganizzata, sarà in grado di spostare senza problemi i dati tra database on-premise, cloud privato e servizi cloud pubblici. Questo approccio si basa sul lavorare con nuove architetture create su risorse virtualizzate, contenitori e strumenti avanzati di gestione e monitoraggio. Questa combinazione di gestione dinamica con processi end-to-end integrati in un’unica piattaforma può aiutare le imprese a fare i conti con attività IT sempre più complesse.

Quali sono i vantaggi delle piattaforme autonome?

Secondo Deloitte, le piattaforme autonome combinano due tendenze chiave dell’IT: il concetto di “ogni cosa è software-defined” e i modelli DevOps operativi e di delivery. Tutti e due questi elementi sono accelerati dalla robotica, dall’automazione dei processi e dalle tecnologie cognitive.

Leggi anche:  OVHcloud apre le sue prime due Local Zone in Spagna e Belgio

Deloitte ritiene che le piattaforme autonome abbiano tre funzionalità di base che le rendono una forza in crescita per l’innovazione tecnologica: la prima è la loro capacità di ‘auto-guarigione’: ciò significa che possono costantemente monitorare lo stato di salute di una soluzione end-to-end e anticipare, evitare o risolvere problemi in modo proattivo. In secondo luogo, possono configurare i requisiti di sicurezza, dai profili utente ai controlli della privacy. Infine, le piattaforme autonome hanno il potenziale di ottimizzare le prestazioni, ad esempio spostando i dati tra “contenitori” virtuali, come i diversi servizi cloud, a seconda delle necessità.

L’abilità delle piattaforme autonome consiste nella loro capacità di gestire le risorse in modo dinamico, allo stesso tempo integrando e facendosi carico delle attività end-to-end necessarie per creare e gestire soluzioni IT.

In che modo le piattaforme autonome cambieranno il panorama IT?

Le piattaforme autonome riducono la quantità di tempo necessario per eseguire compiti ripetitivi di routine o basati su policy, rendendoli automatici. Un’infrastruttura autonoma consente il flusso ininterrotto di dati tra piattaforme cloud diverse – pubbliche, private e on-premise. Questo approccio potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui le aziende gestiscono i propri dati, richiedendo meno gestione delle informazioni.

Nel futuro, le funzionalità di automazione del cloud sapranno gestire e monitorare l’ambiente cloud di un’organizzazione e apportare modifiche, se necessario, per assicurarsi che stia funzionando secondo i piani, come ad esempio la migrazione automatica dei dati in un’altra regione per rispettare gli accordi sui livelli di servizio (SLA). Un sistema autonomo di cloud sarà in grado di gestire ambienti cloud singoli e multipli.

La crescente complessità delle infrastrutture IT e dei servizi basati su cloud supererà entro breve le capacità del più grande reparto IT. Presto il cloud con un’autonomia che gli consente di prendere decisioni rapide in merito alla gestione delle risorse libererà i reparti IT per altre funzioni e aiuterà le imprese a sfruttare ancor più la potenza del cloud per accelerare la crescita di un ambiente sempre più dinamico.

Leggi anche:  Open Data Lakehouse, Cloudera apre una nuova fase: massimizzare i dati dei clienti per realizzare una vera AI enterprise