Lo spin-off di Huawei è decisa a giocare un ruolo di primaria importanza nel mercato mobile. La prova è anche il prossimo telefonino Android
Qualche anno fa Huawei era tra i nomi di punta nel mondo dei telefonini di fascia media. Tra un iPhone e un Galaxy, al massimo un Nokia, vedevi spuntare questi tozzi dispositivi con schermo full touch, batteria onesta e fotocamera non eccellente. Poi le cose sono cambiate, con una strategia decisamente più puntata al prodotto sempre di massa ma dal design e caratteristiche tecniche decisamente migliori. Così è nata la serie P che vede nei recenti P9 e P9 Plus gli anni di punta di una flotta vincente. All’IFA di Berlino abbiamo visto anche i Nova e Nova Plus, che non è ben chiaro dove posizionino in una ipotetica scala gerarchica, visto che vanno ben oltre le aspettative della middle-range.
La famiglia Honor
Il comparto di terminali più economici è passato dune a Honor, spin-off di Huawei, che riprende speso forme, dimensioni e chicche dei modelli più alti. Dopo un paio di device davvero interessanti, il gruppo cinese è in procinto di rilasciare Honor 6X, naturale successore dell’Onor 5X. Visto in qualche render online, il telefono dovrebbe essere dotato di doppia fotocamera, non nel Leica-style del P9 Plus ma comunque in grado di portare notevoli vantaggi in fase di scatto e post-produzione. Tuttavia non c’è un lancio per il prodotto, nemmeno una data possibile per una presentazione europea o internazionale ance se dall’altra parte dell’Oceano sembrano essere certi del 18 ottobre come giorno prescelto dalla compagine di Shenzen per svelare al mondo il nuovo smartphone.
