Hack di Yahoo, coinvolti anche Sky e BT

Le due multinazionali avevano affidato i servizi email in outsourcing alla compagnia vittima della violazione nel 2014

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Le cose non vanno di certo bene per Yahoo!. Dopo aver ammesso una serie di inesattezze sulla violazione di cui sarebbe stata vittima nel 2014 (e non 2012), con un furto di dati appartenenti a 500 milioni di clienti (e non 200 milioni) ecco le prime conseguenze “esterne”. Due importanti multinazionali, Sky e BT, potrebbero infatti esser state influenzate dall’hack milionario, visto che entrambe avevano esternalizzato i servizi di gestione emailing a Yahoo!. Per questo le aziende hanno cominciato ad avvisare gli utenti della necessità di cambiare le password dei rispettivi servizi, proprio a seguito del caso che ha coinvolto la compagnia guidata da Marissa Mayer.

Cosa succede

“Sky si preoccupa della sicurezza dei suoi clienti – ha spiegato la prima – e la prende seriamente in considerazione. Avrete sentito di quanto accaduto a Yahoo!, dunque se siete detentori di un account con indirizzo sky.com, vi invitiamo a cambiare la password che usate per accedere al sito web, seguendo tutte le buone norme in materia di impostazione”. BT è rimasto più cauto sulla questione, pubblicando una pagina di supporto in cui afferma: “Se non hai cambiato la password dal 2014 ti raccomandiamo di farlo adesso”. A quanto pare, le comunicazioni a riguardo sarebbe stato inviate principalmente agli iscritti del Regno Unito, dove Sky e BT detengono la maggior fetta di pubblico, ma è chiaro che la regola vale per chiunque, visto che il database sottratto dall’hacker (o team) “Peace” non era certo delimitato territorialmente.

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