Il Cortex-R52 è pensato per potenziare i veicoli autonomi e semplificare la certificazione di applicazioni destinate all’automotive
Quando spesso si parla di automobili senza pilota, si pensa al loro sistema software, di gestione del percorso, traffico e della necessità di prendere decisioni immediate, in caso di emergenza. Ci si dimentica che tutto ciò che ruota intorno a un sistema del genere è un processore, che deve essere in grado non solo di donare la potenza di calcolo necessaria all’interpretazione dei dati ma anche di assicurare la connessione del veicolo con i sistemi correlati, interni ed esterni all’auto. Nell’ottica di avanzare sempre di più verso un panorama del genere, ARM ha presentato Cortex-R52, il suo primi processore destinato all’implementazione delle auto a guida autonoma.
Cosa permette di fare
Stando a quanto comunicato dal gruppo, acquisito da SoftBank, il chip permetterà di incrementare le necessità computazionali delle self-driving cars ma anche di accorciare i tempi necessari alla certificazione delle applicazioni destinate sia alle particolari vetture, che ai processi industriali che vi sono alla base della loro realizzazione. Così, sarà più semplice analizzare e validare i software che animano i robot industriali o quelli presenti nelle sale di intervento degli ospedali e che già eseguono interventi chirurgici. Insomma, una CPU all’avanguardia aperta a centinaia di utilizzi, in settori di mercato differenti. Tutto ciò è reso possibile da un aumento del 35% della velocità di calcolo rispetto al precedente e dalla protezione contro vari tipi di errori, come quelli dovuti alla costruzione hardware e al software. Il SoC arriverà nel 2018 anche se c’è già chi lo sta testando per i propri progetti. È il caso di STMicroelectronics, tra le prime compagnie a puntare sull’innovativo chip: “Il Cortex-R52 si basa su una visione smart dell’industria automobilistica, in grado di abilitare l’arrivo di una nuova famiglia di veicoli dalle prestazioni elevate, efficienti dal punto di vista energetico e sicuri” – ha spiegato in occasione della presentazione Fabio Marchiò, general manager della divisione automotive digital di STM.