Una hackathon di 27 ore a Pordenone ha visto gli hacker supervisionati dai manager di Bofrost nello sviluppo di idee innovative. Al primo posto il progetto Frosty, un sistema che trasforma le app di messaggistica istantanea in strumenti di vendita
Nuovi sistemi, sempre più smart, per gestire gli ordini, per mettere in contatto clienti e azienda attraverso nuovi canali e per acquisire un nuovo tipo di clientela, giovane e metropolitana. È questo che sta cercando la più grande azienda italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate in Italia, Bofrost, e per raccogliere le idee migliori ha organizzato con Talent Garden Pordenone #HackBofrost: una hackathon, cioè una maratona di talenti in gara per proporre la migliore idea. Una quarantina fra sviluppatori software, programmatori di app, designer, comunicatori ed esperti di tecnologia, marketing e business si sono divisi in sei squadre che per 27 ore filate –corroborate da viveri, caffè e gelati forniti naturalmente da Bofrost– hanno progettato soluzioni innovative sui tre temi proposti: l’evoluzione dell’esperienza della clientela Bofrost; il futuro della consegna a domicilio; nuovi sistemi di vendita.
La giuria è stata presieduta dall’amministratore delegato di Bofrost, Gianluca Tesolin, che ha seguito i partecipanti anche nelle sessioni di mentorship durante la maratona, ascoltandoli e dispensando consigli assieme ai manager di Bofrost. Alla fine è stato scelto come primo classificato il progetto “Frosty” del team CoolMind, composto da cinque giovani di età compresa fra i 26 e i 24 anni: designer, ingegneri informatici, imprenditori ed esperti di marketing. Frosty è un assistente virtuale all’interno di un “gruppo d’acquisto” creato con uno dei servizi di messaggistica più popolari, WhatsApp e Telegram. «Il progetto premiato ci è piaciuto particolarmente perché riguarda non uno ma due dei temi proposti nella hackathon: i nuovi sistemi di vendita e il futuro della consegna a domicilio –spiega Tesolin–. Vedere in diretta come nasce un’idea e supportare gli sviluppatori durante il processo di progettazione è stato un evento estremamente interessante anche per me e per i manager di Bofrost. Abbiamo potuto partecipare a un vero laboratorio di innovazione».
Bofrost è un’azienda che con 2.400 persone, 900 automezzi e 50 filiali serve un milione di famiglie in tutta Italiaportando direttamente a casa loro surgelati di alta qualità, in un catalogo con oltre 400 prodotti. Nel 2015 ha chiuso il bilancio con 231 milioni di euro di fatturato, +6,6%. Ai canali di vendita sinora sperimentati –il call center e l’ecommerce sul sito www.bofrost.it– ha aggiunto recentemente, prima azienda di surgelati a fare questo, anche Amazon Marketplace, a dimostrazione della volontà di essere sempre al passo con la dinamicità dei mercati. «Siamo costantemente alla ricerca di soluzioni innovative per servire al meglio i nostri clienti e per crescere ancora –conclude Tesolin–. Il nostro successo è basato sul porta a porta, metodo di vendita ci ha consentito di costruire un legame unico con la clientela. Crediamo che proprio dal digitale possano arrivare strumenti nuovi per potenziarlo e valorizzarlo ancora di più».