Red Hat offre storage persistente e nativo per container Linux

Red Hat Gluster Storage

La più recente release di Red Hat Gluster Storage offre maggiore agilità ed efficienza agli sviluppatori OpenShift che intendono implementare container applicativi in produzione

Red Hat ha annunciato una serie di innovazioni storage pensate per consentire agli sviluppatori di effettuare più semplicemente provisioning e gestione di storage persistente di livello enterprise per applicazioni stateful attive su container Linux. L’annuncio odierno rappresenta un passo avanti nelle attività Red Hat tese a trasformare il modo in cui le applicazioni aziendali vengono create, implementante e gestite coi container, per una maggiore agilità di business.

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Questa opzione di storage nativo per i container, disponibile nel corso dell’estate, si integra con Red Hat OpenShift Container Platform (precedentemente noto come OpenShift Enterprise) per implementare applicazioni e storage in modo convergente, quando lo storage viene fornito dai container. Questo può eliminare la necessità di avere un cluster storage indipendente, consentendo ai clienti maggiore efficienza e risparmi economici, oltre alla disponibilità di storage per ambienti container pronti alla produzione.

Questa funzionalità permette un’esperienza lineare end-to-end per le aziende che fanno uso dell’infrastruttura container e delle tecnologie di svilupppo applicativo di Red Hat. L’integrazione tra Red Hat Gluster Storage e Red Hat OpenShift Container Platform offre ai clienti un unico punto di supporto per i container, consentendo loro di affrontare una problematica classica per le aziende in questo ecosistema emergente.

Tradizionalmente, storage e applicazioni sono state gestite attraverso processi diversi e da team separati. Questo approccio però può rivelarsi dispersivo e inefficiente. Red Hat Gluster Storage 3.1.3 è progettato per rispondere a questa sfida, permettendo agli sviluppatori di controllare sia lo storage che le applicazioni facendo uso di un solo piano di controllo con Kubernetes, all’interno di Red Hat OpenShift Container Platform. Questa innovazione consente a Red Hat di rafforzare lo stack applicativo per i container, permettendo una maggiore integrazione e automazione DevOps, dagli ambienti di sviluppo a quelli di produzione, on-premise o nel cloud.

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Red Hat Gluster 3.1.3 offre anche ulteriori miglioramenti a livello di prestazioni e stabilità, tra cui una più veloce capacità self-healing e un fabric software-defined ad alte prestazioni per le macchine virtuali.

“La più recente release di Red Hat Gluster Storage è pensata per rispondere alle necessità delle organizzazioni che diventano sempre più dipendenti da microservizi e container”, spiega Ranga Rangachari, vice president and general manager Storage di Red Hat. “Le tradizionali e monolitiche appliance storage non sono adatte a fornire storage flessibile e conveniente per le applicazioni stateful installate sui container Linux. L’annuncio di oggi aiuta a portare questi vantaggi e rende la piattaforma open source di Red Hat lo standard de facto per la creazione e gestione di storage e applicazioni containerizzate.”

“Una delle principali sfide che si trovano ad affrontare le aziende che intendono trasferire le applicazioni dalle macchine virtuali ai container è la mancanza di storage capace di resistere oltre la vita del singolo container”. Aggiunge Scott Sinclair, Senior Analyst Storage di ESG. “I container sono progettati per essere mobili e transitori, e la piattaforma storage sottostante dovrebbe supportare queste caratteristiche. Ogni integrazione storage nell’host dei container e nella piattaforma di sviluppo applicativo può fare molto per una più ampia adozione dei container.”