Morten Lehn (Kaspersky Lab), motore elettrico, sicurezza embedded

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Il cuore digitale di Kaspersky nella sfida dell’auto 3.0. Tecnologia e intelligence per la sicurezza a bordo della smart car. Nuovi fronti di protezione e la partnership storica con Ferrari

Nulla sarà più smart dell’auto del futuro. A dimostrarlo la vicenda del proprietario di una Tesla impegnato a convincere il costruttore dell’estraneità della moglie nello schianto che ha distrutto la sua fiammante Model X. A suo dire, il veicolo avrebbe improvvisamente accelerato, tagliato la curva e terminato la corsa rovinando contro il muro di un centro commerciale. La versione fornita dalla casa automobilistica californiana però racconta un’altra storia. Log alla mano, i tecnici Tesla hanno potuto dimostrare sia la forte pressione impressa al pedale dell’acceleratore poco prima dell’impatto sia il mancato inserimento del pilota automatico. Escludendo di fatto la possibilità che alla guida del veicolo potesse non esserci un conducente in carne e ossa. Lo stesso che probabilmente per un errore ha causato lo schianto. Un piccolo assaggio delle potenzialità delle smart car 2.0. Un terreno sul quale l’innovazione ha già iniziato a cannibalizzare ogni componente della vettura. Con risultati già visibili oggi.

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L’auto intelligente

Auto senza chiave. Dalla guida assistita o automatica. Monitorate 24×7. Sempre connesse. Equipaggiate con migliaia di sensori capaci di generare un flusso continuo e crescente di dati. Raccolti al proprio interno, dal guidatore e dall’ambiente e convogliati verso costruttori, officine, assicurazioni, strutture sanitarie. Dati che si auspica possano abbattere la mortalità stradale. Ma che sempre di più saranno intrisi di informazioni personali. Stili di guida, percorsi abituali, tic, idiosincrasie. Così come di informazioni sulle condizioni di salute dei passeggeri, che dovranno essere protette, salvaguardandone disponibilità, accesso e integrità. Una nicchia di mercato tutta da sviluppare dentro alla quale i vendor di sicurezza intravedono nuove e redditizie opportunità.

Sicurezza e velocità

«Kaspersky Lab si aspetta molto da questo settore»ci racconta Morten Lehn, general manager di Kaspersky Lab Italia. «La nostra storia è segnata da un forte legame con il mondo dei motori. La grande passione del fondatore Eugene Kaspersky per l’automobilismo, sfociata in una lunga collaborazione tra Kaspersky Lab e la scuderia Ferrari, ci ha portato a essere il provider ufficiale di tutta la sicurezza informatica del gruppo di Maranello. Una sfida di notevole complessità, ma che testimonia le affinità che legano i due brand. Accomunati da un’identica cultura della qualità e dell’eccellenza tecnologica». L’innovazione sta imprimendo a tutto il settore automobilistico una spinta decisiva. Da un lato i costruttori storici chiamati a raccogliere la sfida lanciata da competitors nati e cresciuti nel giro di pochi anni, dall’altra interlocutori nuovi come Google, Apple, Alibaba e Baidu con i quali diventerà vitale confrontarsi.

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Protezione dei dati

«Avremo a disposizione auto sempre connesse. Dotate di dispositivi in grado di monitorare le funzioni vitali, collegati 24×7 alle consolle di gestione delle app degli smartphone direttamente ai centri di controllo. Veicoli dai quali sarà possibile effettuare gli aggiornamenti ad applicazioni e software, così come acquistare servizi ad hoc, come l’aggiornamento della centralina o del software di gestione del navigatore. Inevitabilmente però a fronte di questi vantaggi per il cliente, si accompagneranno problematiche di sicurezza nuove e insidiose» – dichiara Lehn. Con al centro la protezione dei dati. Sui quali sarà possibile esercitare solo parzialmente un certo controllo. «Kaspersky Lab può vantare in campo automobilistico un’esperienza consolidata che ci consente di lavorare con i maggiori produttori. Unendo in prospettiva le rispettive competenze. Per questo – assicura Lehn – ritengo che nei prossimi anni il ruolo di Kaspersky Lab ne uscirà ancora più rafforzato».