Per la Francia Windows 10 raccoglie troppi dati sugli utenti

La commissione nazionale sull’informatica e la libertà ha ordinato alla compagnia di apportare entro tre mesi le dovute modifiche al monitoraggio

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Se Microsoft vuole raggiungere, anche dopo il 2018, il miliardo di dispositivi con a bordo Windows 10, dovrà farlo al netto di quelli presenti in Francia. O almeno questo è il rischio se entro 3 mesi non risponderà alle accuse mosse dal governo di Parigi. Secondo la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés, la compagnia di Redmond ha un problema con Windows 10, o meglio, ce l’hanno gli utenti del paese che, utilizzando il più recente sistema operativo per PC, finiscono con il regalare troppe informazioni alla società americana. La commissione nazionale sull’informatica e la libertà dice di aver avviato un’indagine a riguardo nell’aprile del 2016, durate tre mesi, e durante la quale ha studiato per bene alcune funzioni di Windows 10.

Il problema

I primi risultati hanno disegnato un quadro abbastanza inquietante circa le capacità di raccolta dati dell’OS. “Microsoft raccoglie dati irrilevanti ed eccessivi, come quelli sulla diagnostica e l’uso del servizio di telemetria, le modalità di uso del Windows Store, il tempo speso sulle app scaricate e tanto altro. Si tratta di una serie di azioni che non sono necessarie per il supporto e la corretta fruizione dei servizi di Windows. C’è poi un problema sicurezza: Microsoft permette gli utenti di scegliere un PIN da quattro caratteri per autenticarsi sulle diverse piattaforme gestite. Ma il numero di tentativi per l’immissione di tale codice non sono limitati, il che vuol dure che un attacco potrebbe sottrarre i dati, che non sono al sicuro e protetti” –  si legge nel documento prodotto dal CNIL.

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La stessa commissione ha spiegato di voler concedere tre mesi di tempo a Microsoft per risolvere le questioni; dopo tale termine la Francia avvierà un processo sanzionatorio inderogabile. La compagnia guidata da Satya Nadella ha già risposto all’organo transalpino, spiegando di voler collaborare per raggiungere una soluzione valida per entrambi sulle questioni sollevate.