L’idea è della nuotatrice Daniah Hagul che ha realizzato il sogno di andare a Rio grazie alla sponsorizzazione dal basso
Abbiamo assistito, spesso e volentieri, a diverse campagne di crowdfunding volte a realizzare diversi progetti: dai libri a cd musicali, persino film. Ma è la prima volta che lo strumento di finanziamento dal basso riesce a mandare una ragazza alle Olimpiadi. La storia è quella di Daniah Hagul, di nazionalità libanese, nuotatrice qualificata per le fasi finali di Rio 2016. Il problema è che la Libyan Swimming Federation non aveva i soldi per garantirle viaggio e alloggio in Brasile e dunque le speranze di gareggiare con i migliori atleti al mondo sembrava sparire con l’avvicinarsi dell’inizio della kermesse, fissato per il 5 agosto.
Strategia 2.0
Le limitazioni finanziarie del Libano hanno costretto Daniah a pensare a un’alternativa alla sua missione. L’idea di sfruttare il web, e in particolare il crowdfunding, poteva rivelarsi vincente. Così ha dato vita a una campagna su GoFundMe con cui ha raccolto in meno di un mese 7.700 dollari. Grazie agli appassionati, Daniah Hagul sarà la prima sportiva donna a gareggiare per il Libano sin dalla rivoluzione civile del 2011. E non sono: l’obiettivo è di portare a casa almeno una medaglia, un risultato che sarebbe storico visto che la nazione non ha mai vinto nessun premio alle Olimpiadi. Oltre al successo della 17enne Daniah, GoFundMe ha dedicato una sezione del sito ai progetti legati alla partecipazione a Rio 2016. Molti sono volti a supportare il viaggio e la permanenza in Sud America dei famigliari degli atleti, anche dei paralimpici.