Gloria Gazzano (Snam), più donne ai piani alti dell’ICT

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Per un gestore di infrastrutture come Snam, le tecnologie “disruptive” sono quelle che incidono in modo significativo su efficienza, sicurezza della rete e sviluppo di nuovi servizi. Ma come ci spiega Gloria Gazzano, CIO di Snam e presidente del CIO AICA Forum servono anche «la mobility per supportare i processi di operation in campo, l’IoT e gli analytics per la predictive maintenance per ridurre il più possibile i disservizi e i rischi, e infine tecnologie di integrazione (API) e architetture a servizi per aprire le nostre applicazioni ai business partner ed erogare nuovi servizi commerciali». Indipendentemente dal settore industriale, i nuovi prodotti e servizi sono tutti “IT Intensive”: le competenze tecniche rimarranno dunque centrali, così come la conoscenza del business per dare concretezza alle opportunità offerte dalla evoluzione tecnologica.

Integrazione e interoperabilità

«Nel mondo enterprise le applicazioni digitali funzionano solo se fortemente integrate con i tradizionali sistemi legacy. Il ruolo del CIO sarà quindi sempre più quello di orchestratore e assemblatore di componenti tecnologiche garantendone l’integrazione e l’interoperabilità, oltre che quello di orchestratore del sistema di open innovation, facendo ricorso a un ecosistema complesso, attivando di volta in volta gli attori che creano valore per la particolare soluzione». In Snam, il processo di IT innovation ha l’obiettivo di facilitare l’individuazione delle tecnologie in grado di avere impatto significativo sul business. Non solo. Il settore del trasporto del gas ha sempre più una dimensione europea. Al tempo stesso, Snam continua a sviluppare la rete di trasporto per rendere effettiva la interconnessione delle reti nazionali. «Per garantire l’efficienza operativa – racconta Gazzano – abbiamo avviato un complesso programma di trasformazione dei processi di workforce management. La nuova soluzione supporta in mobilità tutto il processo e consente di lavorare in un mondo automatizzato, dematerializzato e integrato in tempo reale con processi, sistemi e persone dell’azienda».

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Questione di genere

L’evoluzione del ruolo della combinazione donna/CIO avrà la stessa evoluzione del binomio uomo/CIO. «C’è un dibattito infinito – spiega Gazzano – su come è vista o percepita la figura della donna/manager in azienda, se sia più o meno oggetto di discriminazione, se abbia più o meno opportunità degli uomini, e così via. Concentriamoci sul ruolo del CIO e non della donna/CIO».

Scenari possibili

Pervasiva, cognitiva e software defined, così sarà l’IT nel futuro per Gloria Gazzano. «Pervasiva per l’incremento esponenziale dei device mobili e dei sensori (IoT). Ci sono al mondo più device mobili e sensori che persone, tanto che qualcuno comincia a ipotizzare che a breve il cliente non sarà più la persona ma il device stesso. Dovremo quindi imparare a comunicare con i device giusti per veicolare le giuste informazioni e attivare i processi a valore. Cognitiva perché lo sviluppo del software e dell’hardware consentirà di affidare alle macchine l’esecuzione di processi sempre più complessi, fino a oggi appannaggio dei soli esseri umani. Infine, software defined, perché attraverso il software diventerà poco costoso e rapido riconfigurare le funzionalità dei dispositivi e di interi processi. Potremo riconfigurare un data center per rispondere in modo adeguato a variazioni nei profili di carico o per erogare diversi livelli di servizio. Ma potremo anche riconfigurare rapidamente le smart grid per ottimizzare prelievi e immissioni di energia».