Fujitsu: avanti tutta sull’Italia

bruno sirletti fujitsu

Tappa a Milano per il Fujitsu World Tour, con una giornata molto densa all’insegna della digital transformation, conclusa con i riconoscimenti ai partner

“La nostra intenzione è quella di essere sempre più al cuore della digital transformation, la rivoluzione in atto dettata da Internet, mobile e Internet of Things, e che riceverà ulteriore impulso dall’affermazione dell’intelligenza artificiale”, ha esordito Bruno Sirletti, Presidente e Amministratore Delegato di Fujitsu Italia, nell’inaugurare la tappa italiana dell’evento Fujitsu World Tour, svoltasi alle porte di Milano a inizio luglio. La società intende “accelerare gli investimenti in Italia, dove il nostro business come azienda di servizi è minore se rapportato ad altri Paesi, portando tutte le competenze che abbiamo in Giappone, Francia, Spagna e Regno Unito, e puntando soprattutto sulle aree chiave della trasformazione digitale con outsourcing e cloud”, ha proseguito Sirletti, sottolineando la leadership di Fujitsu in questi ultimi ambiti, con Gartner che la posiziona al primo posto in Europa nel data center outsourcing e nell’end user services outsourcing.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’innovazione centrata sulle persone

Del resto i numeri ci sono tutti, vista la forza del Gruppo Fujitsu, che ha più di 80 anni di storia, un fatturato superiore ai 40 miliardi di dollari, la prima posizione nell’ambito dei servizi IT in Giappone e la quinta nel mondo, e oltre 120 data center in tutto il globo, ma soprattutto un investimento annuale di 2 miliardi di dollari in Ricerca & Sviluppo, sempre all’insegna della “Human Centric Innovation”, l’approccio che pone sempre l’uomo al centro dello sviluppo tecnologico, facendo leva sull’intelligenza creativa, sull’empowerment delle persone e su un’infrastruttura sempre più connessa.

Verso la “senseable” city

Alcune delle potenzialità sono state illustrate da Tsuneo Nakata, Presidente dei Fujitsu Laboratories Europe, che ha citato le importanti realizzazioni in ambito agricoltura, con Daisy the Connected Cow, le applicazioni di realtà aumentata per l’ambito industriale, con il Fujitsu’s Head Mounted Display, le soluzioni in ambito Internet of Things e le tecnologie wearable applicate all’healthcare. Dal canto suo, Tim White, Vice President Services Delivery, ha ribadito cosa la digital transformation significhi per Fujitsu “una società responsabile, intelligente e con al centro le persone, anche perché il potere del digitale è quello di dare cose diverse per persone diverse, ed è per questo che tutti i settori possono beneficiare delle tecnologie digitali, dalla moda al manifatturiero fino alla Sanità”. Senza dimenticare naturalmente il grande tema delle “smart city”, che è stato uno dei punti dello stimolante intervento di Carlo Ratti, fondatore dello Studio Carlo Ratti e Associati e Direttore del MIT SENSEable City Lab di Boston, che ha usato il termine “senseable” city, da preferire a “smart” per sottolineare la città capace di “sentire” e di essere “sensibile”, privilegiando quindi l’utilità e non solo la tecnologia.

Leggi anche:  Un anno di successi per Snom a dispetto di una congiuntura caratterizzata dalla prudenza