CEO di BlackBerry: “La sicurezza su Android? Tanto da fare”

John Chen lo ha detto durante il Security Summit di New York spiegando che la compagnia non si fermerà dietro le falle dell’OS di Google

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Risulta sempre difficile parlare di BlackBerry e dei suoi recenti anni. I motivi sono tanti: pessima la risposta dal punto di vista hardware, ancora ottimo il riscontro per l’offerta di software e sistemi di gestione enterprise per le aziende. Probabilmente la compagnia originaria del Canada deve ancora capire quale strada percorrere definitivamente, lasciando ad altri il compito di perdersi dietro il fatturato derivante da smartphone e tablet. Attualmente però BlackBerry ha in cantiere altri dispositivi mobili, destinati al business ma anche al consumatore medio, con la speranza che sia proprio quest’ultimo a risollevare le sorti di un brand da anni sul baratro.

Cosa succede

Nonostante la compagnia abbia sposato da un anno la filosofia Android, abbandonando dunque del tutto lo sviluppo di BlackBerry OS, il CEO John Chen ha spiegato chiaramente che ciò non vuol dire fidarsi di un sistema operativo che ha sempre dimostrato parecchi problemi dal punto di vista della sicurezza. “BlackBerry è ancora il telefono più sicuro – ha detto durante una sessione di botta e risposta la Security Summit di New York – Android invece ha molto da fare per raggiungere la piattaforma BlackBerry 10 in tale ambito. L’obiettivo è rendere l’OS di Google più solido visto che adesso notiamo ancora un evidente gap che potrà essere ridotto nel giro di sei/otto mesi”. Secondo il CEO, un importante passo in avanti ci sarà quando verrà reso disponibile Android 7.0 Nougat, che porta con sé migliorie nella gestione delle informazioni personali e di difesa contro sguardi indiscreti.

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