Un bug di Chrome inguaia Netflix e Amazon Prime Video

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Un bug di Chrome causato dalla tecnologia Widevine consente di creare copie illegale dei contenuti trasmessi da Netflix e Amazon Prime Video

Da anni i creatori di contenuti, e in particolare le case discografiche e le major di Hollywood, sostengono la lotta alla pirateria. Nessuno si sarebbe però aspettato che per una negligenza di Google i principali attori del panorama dello streaming video, ovvero Netflix e Amazon Prime Video, potessero rischiare di perdere milioni di dollari. Wired ha riportato una ricerca effettuata dai ricercatori David Livshifts e Alexandra Mikityuk riguardante un bug di Chrome che permette di salvare e visionare offline film e serie TV trasmessi dalle due piattaforme.

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L’atto di pirateria è possibile sfruttando la tecnologia Widevine EME/CDM, utilizzata dal browser di Google per proteggere tramite crittografia lo straming di video via server remoti. I ricercatori hanno segnalato il problema a Mountain View il mese scorso ma ancora non è stata rilasciata alcuna patch. Successive riscritture di Chrome tramite il suo codice open source Chromium continuano infatti a presentare il bug. Ciò significa che i pirati potrebbero realizzare un nuovo base a partire da Chromium per scaricare illegalmente i contenuti di Netflix e Amazon Prime Video nonostante le correzioni di Google. Inoltre, il problema non riguarderebbe solo Chrome. Widevine è attualmente utilizzato su 2 miliardi di dispositivi nel mondo e anche da altri browser come Firefox e Opera. Curioso come il bug sia diventato di dominio pubblico proprio quando si fanno sempre più insistenti le voci che Netflix stia pensando di introdurre la modalità offline per i suoi contenuti.

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