Samsung investirà ben 1.2 miliardi nella ricerca e sviluppo di processori per l’Internet of Things solo negli Stati Uniti
Samsung è convinta che nel prossimo futuro gli oggetti connessi diverranno sempre più importanti nella nostra quotidianità. L’azienda coreana ha quindi annunciato di voler investire ben 1.2 miliardi di dollari nei prossimi 4 anni nella ricerca e sviluppo di dispositivi per l’Internet of Things di varia tipologia. Il finanziamento riguarderà solo gli Stati Uniti e comprende anche il budget da ripartire fra diverse startup del settore. “In Samsung, mettere la gente al centro di tutto quello che produciamo è la nostra priorità assoluta. – afferma Oh-Hyun Kwon, vice presidente e CEO del colosso dell’elettronica – Lo stesso deve essere vero per il settore IoT se vogliamo concretizzare il suo vero potenziale trasformativo”.
Con questo piano di finanziamenti, Samsung lancia il guanto di sfida a Qualcomm e Intel per quanto riguarda la produzione di chip per l’Internet of Things. Circa 600 milioni di dollari verranno destinati a due centri di ricerca posti nella Silicon Valley per continuare lo sviluppo di nuove soluzioni più efficienti. Gli sforzi maggiori si concentreranno sul miglioramento dei processori a basso consumo energetico della linea Artik, che l’azienda coreana spera di installare non solo sui suoi dispositivi IoT ma anche su quelli di terzi. Samsung, che presenterà ad agosto il suo phablet Galaxy Note 7, è attualmente il secondo produttore al mondo di processori per l’Internet of Things e ha già lanciato sul mercato diversi dispositivi connessi come ad esempio il robot per la casa Otto e molte altre soluzioni domestiche come lavatrici e televisori SMART.