Nel contesto ipercompetitivo, pianificare correttamente la domanda permette di ottenere recuperi di efficienza significativi, spiega la società californiana attiva nell’ambito ERP
Fondata quasi quarant’anni fa, per l’esattezza nel 1979, in California, oggi QAD ha oltre 1.600 addetti, un fatturato di 278 milioni di dollari, ed è presente in oltre 40 paesi, tra cui l’Italia, dove opera dal 2000 con sede a Sesto San Giovanni (MI). L’area principale di attività è quella degli ERP Cloud per le aziende manifatturiere, che rimane uno dei pilastri principali dell’offerta anche dopo l’ampliamento della gamma prodotti a soluzioni complementari, come la business intelligence, i sistemi di gestione dei trasporti e il demand planning. Soprattutto quest’ultimo aspetto, quello della pianificazione della domanda e della relativa supply chain, indicata da QAD come DSCP, che sta per demand and supply chain planning, sta cominciando ad attirare l’attenzione delle aziende più attive nella ricerca di vantaggi competitivi.
L’importanza della pianificazione
«Il demand planning è sempre più critico in azienda, in quanto in uno scenario di margini sempre più ridotti è fondamentale cercare di prevedere le necessità in modo da gestire il magazzino nella maniera più accurata possibile» – conferma a Data Manager, Alessandro Rabbia, senior consultant logistics PMP per QAD Italy. Pur conoscendone le dinamiche, tuttora vi sono aziende che «sottovalutano questo aspetto o lo by-passano in quanto non riescono a elaborare dati accurati per effettuare una pianificazione della domanda che sia realistica e precisa» – prosegue Alessandro Rabbia, sottolineando che «come noto, avere troppe merci a magazzino costa, mentre averne poche può provocare quelle che in gergo si chiamano rotture di stock, con riflessi negativi sul livello di servizio al mercato».
Dal forecast alle azioni
Il fulcro del demand planning è la creazione di un forecast, cioè di una previsione delle esigenze che sia il più possibile accurata. «Il punto è che oggi non è più sufficiente creare un forecast in modo lineare come in passato, ma è necessario ricorrere ad algoritmi sempre più raffinati dai quali ricavare una base di partenza per dare modo ai diversi dipartimenti e soggetti coinvolti in azienda di collaborare per affinare il forecast e finalizzarlo mediante appositi consensus meetings» – spiega Alessandro Rabbia. Realizzare previsioni accurate permette di avere livelli adeguati di magazzino e di gestire al meglio l’intera catena della logistica e dell’approvvigionamento, con conseguenti miglioramenti nei margini e nella redditività generale. Infatti, con una soluzione adeguata di demand planning, si procede anche a pianificare la distribuzione, la produzione, gli acquisti e le operazioni, ovvero l’intera supply chain.
Soluzione integrata
La soluzione di demand planning targata QAD, denominata DynaSys DSCP, Demand and Supply Chain Planning, è utilizzata da numerose aziende nei settori più diversi, come beni di largo consumo, farmaceutico, industria, distribuzione e lusso, ed è derivata dall’acquisizione di DynaSys, società con sede alle porte di Strasburgo in Francia e attiva fin dal 1985 in questo ambito. DynaSys DSCP, di cui è da poco disponibile la versione 2016, si configura come una vera e propria suite composta da diversi motori che la rendono estremamente funzionale e che permettono anche la massima integrazione con i principali sistemi ERP presenti sul mercato, in modo da armonizzarsi al meglio con tutte le funzioni interessate dalla pianificazione della domanda e dalla gestione della supply chain. «Si tratta di una soluzione molto completa e dalle ottime potenzialità: sul mercato italiano sta riscuotendo un crescente interesse, grazie anche al fatto che si sta finalmente creando anche qui da noi una cultura del forecast e dei suoi indubbi benefici in termini di risparmi nei costi e di maggiori vantaggi competitivi» – conclude Alessandro Rabbia.