Perché le compagnie tech sono contro il Brexit

Decine di compagnie sono preoccupate dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Ecco i motivi

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Ci sono Microsoft, BT, IBM, HPE e Virgin Media nella lista delle aziende che sperano che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea alla fine si riduca in un nulla di fatto. Tramite una lettera aperta, firmata da 34 big del settore, e pubblicata sul The Times viene chiesto ai cittadini di sua maestà di votare perché il paese resti nell’EU ed evitare così problemi al settore IT. In che senso? Secondo i firmatari, il mercato di riferimento in UK cresce a livelli di nessun altro; l’economia dell’intera nazione gode dunque delle sterline portate dalla vendita di hardware e servizi tecnologici e lo spettro di un’indipendenza economica spaventa concretamente.

Cosa dice la lettera

“Le compagnie hi-tech non dipendono dall’Unione Europea, ma la stragrande maggioranza delle startup, investitori e compagnie britanniche hanno già detto di voler continuare a giocare un ruolo chiave all’interno dell’Unione. Crediamo dunque che rimanere nell’EU sia la scelta migliore per l’economia nazionale. Si tratta di una prerogativa essenziale per quei soggetti, come le piccole aziende, che vogliono continuare a fare affari con l’estero”. In sintesi, la lettera ammette come la Gran Bretagna possa perdere di interesse una volta deciso di uscire dall’Unione Europea. All’orizzonte si staglierebbe un periodo di incertezza significativa e prolungata, un contesto in cui il Regno Unito potrebbe essere lasciato fuori dalle decisioni chiave di un mercato continentale che ingloba oltre 500 milioni di consumatori.

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