Una Passepartout nuova di zecca

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L’azienda accoglie i partner di canale nel Centro Congressi di Riccione, per illustrare le novità (molte e significative) e spiegare cosa aspettarsi per il prossimo futuro in termini tecnologici e commerciali

Nonostante il tempo atmosferico abbia reso un po’ umide le giornate, nel Centro Congressi di Riccione, teatro dell’evento Passwor[l]d 2016, l’attenzione dei partecipanti è stata tutta rivolta alle presentazioni fatte dai dirigenti di Passepartout, dati i contenuti innovativi delle proposte lanciate per l’occasione ai partner. Già dal benvenuto, affidato a Corrado Rossi, direttore commerciale dell’azienda, si è respirato il taglio innovativo dei messaggi che si volevano trasmettere a partner e mercato. A seguire, l’intervento di Umberto Bertelé, presidente onorario del Mip, Politecnico di Milano, che ha illustrato come l’innovazione digitale stia cambiando le nostre vite e come sia necessario ripensare le imprese. Tra le numerose e cospicue trasformazioni portate dal digitale, Bertelé ha ricordato quella dei giornali e delle riviste, che stanno diventando sempre meno cartacei e sempre più digitali, con la diffusione che cresce moltissimo. Per l’occasione, Bertelé ha ricordato l’affermazione di una figura importante del giornalismo recente, Ferruccio De Bortoli che, parlando dello stato attuale delle testate, ha affermato: «Mai così tanti lettori, mai così pochi soldi». Un altro segno dei tempi è rappresentato dalla classifica dei principali retailer USA, che oggi vede Amazon al secondo posto assoluto, dietro a Walmart. «Il cambiamento non va subito, ma cavalcato», ha concluso Bertelé. Cui ha fatto seguito la presentazione di Stefano Franceschini, presidente e fondatore di Passepartout. «Quest’anno è molto importante, perché segna un punto di svolta – ha osservato Franceschini -. Il mondo cambia e deve cambiare anche Passepartout, lanciando idee originali e innovative che mettano il partner al centro della scena». Esattamente quello che ha fatto, appunto, l’azienda, con PassBuilder e PassStore.

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PassBuilder è la nuova piattaforma di sviluppo che integra le funzionalità presenti sui gestionali Passepartout, aggiungendo sviluppo per web e mobile. PassStore è il repository di tutte le app sviluppate per Passepartout (PassApp), dove i partner potranno scambiare le app sviluppate per applicazioni verticali, mettendole a disposizione, gratis o a pagamento, di tutta la comunità. «Il paradigma su cui si basa PassBuilder è un po’ come quando si fa la pizza – ha spiegato Franceschini –: alla base c’è la focaccia, preparata da Passepartout. Una soluzione già pronta e utilizzabile così com’è, ma che viene proposta ai partner con la possibilità di aggiungere condimenti diversi, in base alle esigenze dei loro clienti finali. Il risultato sarà un prodotto ritagliato sulle specifiche necessità degli utilizzatori».

Le soluzioni specializzate Horeca (dedicate a Hotel e ristorazione collettiva) e retail, per la gestione di negozi, catene e franchising, oggi proposte come prodotti a sé stanti, in quanto già complete e dotate di tutto ciò che occorre per usarle da sole, «possono oggi essere considerate come delle grosse app di Mexal, che non avranno app a loro volta, ma al limite avranno dei moduli, degli ampliamenti» ha aggiunto Franceschini.

Cloud e commercialisti

Tra le novità presentate da Passepartout a Riccione c’è anche la nuova soluzione per i commercialisti, PassComm. Evoluzione della precedente Businesspass, PassComm verrà proposta esclusivamente in modalità SaaS (Software-as-aService) e con l’assistenza tecnica erogata direttamente da Passepartout, sempre però attraverso il partner. «Passepartout, pur nella continuità, è diventata una cloud company – ha spiegato Barbara Reffi, amministratore delegato dell’azienda -, spostando sempre di più la propria attenzione dal prodotto al servizio. In questa chiave, abbiamo cambiato la grafica del logo e il payoff (che oggi recita: ‘Software Gestionale’)». Inoltre, per rendere i siti web dei partner più accattivanti, Passepartout oggi propone gratuitamente un template già pronto e facilmente personalizzabile. «La soluzione Horeca è quella che presenta la crescita maggiore in azienda in termini di vendite – ha aggiunto Reffi –: parliamo del +36% dall’anno scorso, su un fatturato di 12,8 M€ complessivi realizzati da Passepartout».

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Un altro aspetto importante della piattaforma PassBuilder è la sua capacità di offrire tool per lo sviluppo di app anche in ambiente mobile e per creare Web Service, senza che i partner debbano conoscere e sviluppare con linguaggi specializzati come Xml (eXtensible Markup Language). In pratica, viene fornita un’interfaccia di semplice utilizzo che consente di sviluppare app anche per smartphone e tablet. In particolare, la scelta di aprire le soluzioni all’utilizzo su piattaforme mobili, quali iOS e Android, dà un ulteriore livello di flessibilità e di apertura al futuro alle soluzioni Passepartout, grazie appunto ai partner. «Passepartout non si vuole sostituire ai partner, ma li vuole affiancare – ha concluso Franceschini –. Per questo, abbiamo introdotto in tutti i prodotti la possibilità di valutazione della propria soddisfazione da parte dei clienti finali, attraverso opportune emoticon».