Un uomo in California ha accusato Apple di aver realizzato iPhone basandosi su alcuni bozzetti da lui realizzati nel 1992 e chiede un risarcimento di 10 miliardi di dollari
Nel 2007 Apple ha rivoluzionato per sempre il settore della telefonia mobile lanciando il suo primo modello di iPhone. A distanza di molto tempo si è scoperto che potrebbe però trattarsi di un’idea non originale. Thomas S. Ross, residente in Florida, ha accusato la Mela di aver copiato il suo dispositivo da alcuni bozzetti realizzati ben 15 anni prima. L’uomo ha presentato una denuncia presso un tribunale californiano e ora chiede un indennizzo di 10 miliardi di dollari più 1,5% di royalties su ogni smartphone venduto d’ora innanzi da Apple.
Come riporta il sito MacRumors, i bozzetti su carta realizzati da Ross presentano effettivamente una somiglianza con iPhone. Il suo device è caratterizzato da uno schermo rettangolare che in effetti può vagamente ricordare quello dello smartphone della Mela. Ross ha depositato il suo progetto presso lo U.S. Patent & Trademark Office nel 1992 e lo descrive come “dispositivo elettronico computerizzato per la lettura il cui scopo è quello di fornire un’alternativa alla carta alla base dei supporti di stampa quali libri, riviste, manoscritti e news dai media”. In sostanza si tratterebbe più di un e-reader che di uno smartphone. Il brevetto è stato comunque dichiarato decaduto 3 anni dopo per il mancato pagamento della tassa d’applicazione. Ross ha poi denunciato l’ufficio brevetti statunitense circa 12 giorni dopo il lancio del primo modello di iPhone proprio per questo provvedimento. L’uomo ora chiede la distruzione di “tutte le copie e i knock-off” create da Apple e a marzo dell’anno scorso ha inviato una richiesta di “cease and desist” al CEO della Mela, Tim Cook.
Nonostante Ross ritenga che Apple gli abbia provocato “un danno grave e irreparabile che non può essere pienamente compensato o misurato con un valore esclusivamente pecuniario”, gli avvocati dell’azienda di Cupertino non sembrano particolarmente preoccupati. “Alla luce di questi fatti ogni richiesta o affermazione contro Apple ci sembra priva di fondamento e oggettivamente irragionevole”, ha dichiarato Jeffrey Lasker, consulente legale della Mela.