PayPal: stop alla protezione per gli acquisti in crowdfunding

PayPal porta l’accesso passkey su Android

Il nuovo accordo per gli utenti entrerà in vigore il 25 giugno. Da quel momento nessuno potrà più recriminare per una transazione sulle piattaforme più famose

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Il vantaggio principale che ha reso PayPal così largamente utilizzata è la possibilità di reclamare quando qualcosa non va con il venditore o compratore di un determinato articolo o servizio. Il team della piattaforma, con il tempo, si è letteralmente specializzato nell’assistere alle diatribe più varie, limitando tutti i soprusi e gli inganni che ancora popolano gran parte dei siti e app di e-commerce privato. Tra i portali che sfruttano PayPal, ce ne sono tanti che si occupano di progetti in crowdfunding, idee, bozze e prototipi che non è sicuro diventino reali oggetti acquistabili dagli utenti.

Cosa succede

Per questo la moneta più in voga per tali tipi di transazioni era proprio PayPal, grazie alla protezione sugli acquisti. Dopo aver inviato i soldi per un accessorio hi-tech su KickStarter il venditore non ha rispettato i tempi di spedizione o il contenuto del pacchetto concordato? Nessuna paura, con la clausola di protezione tutti potevano contare sulla restituzione dei propri soldi, da rimborsare sul conto associato. Bene, dal 25 giugno tutto ciò non sarà più possibile. A comunicarlo è stata la stessa PayPal che ha anticipato quello che cambierà con l’adozione del nuovo accordo per gli utenti, in vigore tra poco più di un mese. “I nuovi pagamenti che non rientrano nella protezione all’acquisto sono quelli su piattaforme di crowdfunding, tutto ciò acquistato da agenzie governative, giochi d’azzardo, gaming online e altre attività che prevedono una quota di iscrizione o un prezzo di ingresso”. Secondo l’azienda, tutto ciò è stato fatto per proteggere gli utenti e assicurare un’esperienza migliore e priva di compromessi.

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