I Google Glass sono stati utilizzati con successo per la diagnosi rapida e da remoto su alcuni pazienti intossicati
I Google Glass non hanno ottenuto il successo sperato su stessa ammissione dell’azienda di Mountain View. Big G ha deciso di ritirarne la disponibilità per rivedere la strategia a essi legata e per trovargli una funzione che sia veramente adatta alle loro specifiche caratteristiche. Google sta già lavorando a una nuova versione di Google Glass e ha intrapreso nuovi esperimenti in campo medico, settore in cui i suoi occhiali smart hanno già dimostrato di potersi distinguere.
La University of Massachusetts Medical School ha effettuato uno studio in cui i Google Glass sono stati utilizzati come supporto al medico in cado di avvelenamento. La ricerca ha riguardato sei pazienti intossicati che hanno ricevuto il giusto antidoto in tempo utile grazie a un consulto a distanza. Il medico ha infatti inviato istantaneamente a un esperto di tossicologia immagini e video del paziente, permettendogli di effettuare una diagnosi pur non essendo fisicamente sul posto. Lo specialista ha considerato soddisfacente l’esperimento nell’80% dei casi. In un secondo test, che ha visto coinvolti un tossicologo in telepresenza e uno in loco, ha ottenuto gli stessi risultati. “Nelle emergenze si è molto occupati e si devono prendere decisioni con gli specialisti molto velocemente. – ha spiegato Peter Chai, uno degli autori dello studio – Molte volte si parla con lo specialista solo al telefono, e l’unica cosa che si può dare è una descrizione verbale, mentre tutti vorrebbero vedere il paziente”.
I Google Glass potrebbero quindi rinascere come strumento per il pronto soccorso e la risposta rapida alle situazioni di emergenza. Gli occhiali smart di Google, la cui nuova versione viene già utilizzata nelle fabbriche Tesla, verranno inoltre utilizzati da un team di soccorritori collegati a un team di esperti in eventi catastrofici come terremoti o valanghe.