272 milioni di dati di accesso sarebbe stati rubati dai servizi webmail di Google e Yahoo e (in parte) Hotmail. Ecco cosa sappiamo
In tempi come questi non fa più notizia il furto di account di posta elettronica; se non fosse che di mezzo ce ne sono almeno 272 milioni. A tanto corrispondono gli utenti le cui credenziali sarebbero state sottratte e poi diffuse in rete, a quanto pare, da un hacker russo. Ad indagare sul caso, oltre alle compagnie coinvolte, è stata l’agenzia di sicurezza Hold Security, che dopo uno scouting sarebbe riuscita a ridurre il numero di nomi utente ripetuti e ridondanti ad almeno 57 milioni di account unici, appartenenti a clienti di Gmail, Yahoo e Hotmail, ma anche di Mail.ru (provider russo) e di piattaforme cinesi.
Cosa è successo
Difficile dire in che modo gli hacker siano entrati in possesso di un così alto numero di informazioni ed è proprio su questo punto che le indagini dovranno concentrarsi maggiormente. Phishing? Virus informatico? Bug nei sistemi? Insomma gli interrogativi sono davvero tanti, troppi perché la vicenda sia stata trattata solo dalle testate specializzate e non posta all’attenzione generale. Soprattuto se, come ha spiegato la Reuters che ha contattato Hold Security, tra i dati sottratti non sono presenti sono gli accessi ai client di posta ma anche username e password di impiegati a banche statunitensi, aziende di produzione e marchi di vendita al dettaglio. Per quanto ne sappiamo, al momento Google e Yahoo stanno cercando di capire cosa ci sia di vero dietro la faccenda, ovvero quante persone siano state concretamente coinvolte nel breach. Presto dovrebbero arrivare maggiori delucidazioni in merito all’accaduto, o almeno è quello che si spera, vista la mole di utenti interessati.