L’installazione avrà inizio a partire dalla metà di aprile. Il nuovo supercomputer sarà un sistema Lenovo basato su architettura Intel e raggiungerà una potenza di picco di circa 20 Pflop/s
Inizierà a metà aprile l’installazione del nuovo supercomputer italiano per la ricerca, un sistema co-disegnato dal Cineca sulla piattaforma NeXtScale di Lenovo. Il nuovo supercomputer sarà equipaggiato con la famiglia di prodotti Intel Xeon Phi di prossima generazione, che si affiancheranno alla famiglia di processori Intel Xeon E5 2600 v4, per garantire alla comunità scientifica un sistema con elevata potenza di calcolo, tecnologicamente all’avanguardia, in grado di contenere l’assorbimento di energia elettrica.
Il contratto di acquisizione è stato siglato lo scorso 30 marzo, dopo l’avvio di una procedura negoziata di selezione iniziata oltre un anno fa tramite bando europeo. La procedura si è conclusa a dicembre 2015, con l’assegnazione della realizzazione del sistema di calcolo alla società Lenovo, uno dei tre maggiori produttori globali nel mercato dei server basati su architettura x86 e da oltre due anni leader mondiale indiscusso del mercato PC (fonte: IDC).
Questa realizzazione rappresenta la prima fase del piano di sviluppo dell’infrastruttura Italiana a supporto della ricerca deliberata dagli organi di governo del Cineca. Il piano complessivo prevede un investimento di 50 Milioni di Euro in due fasi: la prima, appena avviata, metterà a disposizione della comunità scientifica una potenza di calcolo pari a circa 20 Pflop/s e una capacità di memorizzazione dati di oltre 20 PetaByte, la cui messa in produzione si completerà nella seconda metà del 2017. La seconda fase inizierà nel corso del 2019 e avrà come obiettivo l’incremento della potenza disponibile fino a raggiungere i 50/60 Pflop/s entro l’anno 2020.
“Con questo piano il Cineca riconferma la propria missione istituzionale di infrastruttura digitale di eccellenza per il calcolo e i Big Data a disposizione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica”, ha dichiarato Emilio Ferrari, presidente del Cineca.
Il nuovo sistema, nome logico “MARCONI”, sarà progressivamente completato in poco più di 12 mesi, tra aprile 2016 e luglio 2017, secondo un piano di aggiornamenti successivi:
- a giugno entrerà in produzione un sistema preliminare configurato con la famiglia di processori Intel Xeon E5 2600 v4 appena annunciati, basati su architettura Intel x86, progettato per raggiungere una potenza di calcolo di 2 Pflop/s;
- entro la fine dell’anno si aggiungerà una partizione equipaggiata con la prossima generazione della famiglia di prodotti Intel Xeon Phi (identificati dal nome in codice Knigths Landing), basati su architettura many-core, che abiliterà una configurazione complessiva di circa 250 mila core con una potenza di calcolo prevista dell’ordine di circa 13 Pflop/s;
- infine, nel corso del 2017, si prevede che il sistema traguardi una potenza computazionale complessiva di circa 20 Pflop/s impiegando la prossima generazione di processori Intel Xeon.
Il supercomputer sfrutta la nuova architettura Intel Omni-Path, che offre interconnessione ad alte prestazioni per consentire la scalabilità efficiente delle migliaia di server del sistema. Un sottosistema storage a elevate prestazioni Lenovo GSS, che integra il filesystem IBM Spectrum Scale™ (GPFS), è connesso al fabric Intel Omni-Path e fornisce la capacità di memorizzazione dati.
“Mettendo a disposizione i più potenti sistemi di supercalcolo consentiremo ai ricercatori di affrontare le grandi sfide scientifiche e socioeconomiche del nostro tempo, dalla medicina di precisione al cambiamento climatico, dalla fisica fondamentale ai nuovi materiali. Supercalcolo e Big Data analitycs sono strumenti indispensabili per la scienza computazionale e data driven della ricerca nazionale e internazionale”, ha dichiarato Sanzio Bassini, Direttore del Dipartimento Supercalcolo e Innovazione del Cineca.
Lo sviluppo progressivo del sistema Marconi permetterà di utilizzare la tecnologia dei microprocessori allo stato dell’arte, offrendo un sistema di elevatissima potenza ma dall’anima “green”. Uno dei parametri del progetto concepito dallo staff del Cineca, infatti, è di incrementare progressivamente la potenza computazionale fino a 50 Pflop/s senza superare, in nessuna delle fasi, il limite di 3 MWatt di assorbimento elettrico.
“Non possiamo che essere orgogliosi, sia come azienda sia come team italiano, di essere stati scelti da Cineca per un sistema di enorme rilevanza scientifica nazionale e internazionale” ha dichiarato Mirko Poggi, Amministratore Delegato di Lenovo Italia. “Riteniamo questa realizzazione particolarmente importante per riconfermare l’impegno di Lenovo come fornitore di soluzioni innovative per i Data Center” ha affermato Alessandro de Bartolo, Country Leader del Data Center Group (DCG), Lenovo Italia. “Siamo pronti a fare tutti i passi necessari per garantire la migliore prestazione computazionale ed energetica possibile dell’architettura che sarà realizzata in Cineca, a vantaggio della vasta comunità che se ne servirà” ha aggiunto Marco Briscolini, responsabile del segmento High Performance Computing in DCG, Lenovo Italia.
“Siamo entusiasti di offrire i vantaggi di Intel Scalable System Framework alla comunità del Cineca, costituita da ricercatori italiani e data scientist d’eccellenza. La suite di prodotti HPC di Intel, estremamente interoperabile e ottimizzata per le massime prestazioni, che comprende i processori Intel Xeon, i processori Intel Xeon Phi e l’architettura Intel Omni-Path, offre un design bilanciato che rende possibile l’enorme mole di prestazioni e scalabilità necessarie per affrontare le sfide estreme poste sia dall’High Performance Computing che dall’analisi dei big data utilizzando un’infrastruttura comune”, ha dichiarato Carmine Stragapede, Direttore Generale di Intel Italia.