Durante il Salone del Mobile, in programma dal 12 al 17 aprile 2016, uno spazio firmato Ricoh mostrerà in che modo tecnologie e applicazioni possono trasformare gli ambienti di lavoro.
Nelle aziende sta nascendo un nuovo concetto di ufficio: da un lato le tecnologie contribuiscono a rendere più virtuale lo spazio di lavoro e, dall’altro, il layout degli spazi fisici nelle imprese si trasforma con l’obiettivo di incoraggiare il lavoro collaborativo, l’interazione e la creatività.
Durante il Salone del Mobile, in programma dal 12 al 17 aprile 2016 presso il polo fieristico di Milano Rho-Pero, i visitatori potranno conoscere nuove possibilità nella gestione delle informazioni e delle comunicazioni in uno spazio che integra tecnologie e applicazioni Ricoh.
Tra i prodotti presenti in questo ambiente vi sono i videoproiettori verticali a ottica ultra corta che, parte dei Communication Services di Ricoh, favoriscono le comunicazioni e la condivisione dei contenuti rendendo le riunioni e le sessioni di brainstorming più produttive. L’ambiente di lavoro diventa stimolante e adeguato a favorire l’innovazione.
E a proposito di innovazione al Salone sarà disponibile in anteprima Ricoh Aficio MP 305+SPF, un innovativo sistema multifunzione in bianco e nero A4 che permette di stampare anche in formato A3. La soluzione è dotata dello Smart Operation Panel, un pannello touchscreen 10,1 pollici simile a quello di un tablet che velocizza le attività e si interfaccia direttamente con i dispositivi mobili utilizzando la connessione NFC (near field communication), Bluetooth oppure attraverso la lettura di un QR Code.
Ricoh è diventata un’azienda sempre più service-oriented per aiutare le aziende a trasformarsi e a sviluppare ambienti di lavoro più stimolanti e collaborativi. La presenza di Ricoh al Salone del Mobile è un esempio concreto della capacità dell’azienda di integrare le nuove tecnologie negli spazi di lavoro che vengono progettati per essere ergonomici, funzionali e in grado di facilitare l’evoluzione organizzativa secondo i nuovi modelli del lavoro “smart”.