Oculus non condividerà dati con Facebook. Per adesso

Anche YouTube potrebbe sviluppare un’app per realtà mista

Lo afferma la stessa azienda in risposta ai dubbi circa i termini e le condizioni di privacy del proprietario social

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I Big Data molto presto si arricchiranno di informazioni provenienti da sorgenti diverse, come la Realtà Virtuale. Pensateci bene: quando il clamore che fu Second Life si trasferirà totalmente sui mondi VR, compagnie, negozi e catene di ogni tipo potrebbero cominciare a vendere prodotti e servizi nell’altro mondo. I nostri dati virtuali varranno una fortuna perché saranno, più di adesso, la declinazione maggiormente veritiera di ciò che siamo e facciamo quando ci colleghiamo ad internet. Vi rendete conto che entrare in possesso di informazioni del genere potrebbe essere determinante per il business di domani.

La promessa

Oculus lo sa bene ed è per questo che ha deciso di rispondere molto chiaramente alle critiche piovute nei giorni scorsi, circa la possibilità che i dati di utilizzo dei Rift vengano condivisi con l’azienda proprietaria, quel Facebook avido di conoscere sempre più cose sugli utenti. “Non vendiamo pubblicità e Facebook non userà le informazioni di Oculus per fare advertising, sebbene siano cose che potrebbero esser prese in considerazione in futuro” – ha detto l’azienda tramite un comunicato. Insomma per adesso gli unici utilizzi che Oculus farà dei dati sensibili ottenuti dalla navigazione degli utenti saranno rivolti al miglioramento dell’esperienza VR, in particolar modo alla promozione di applicazioni e contenuti direttamente correlati con il nuovo mondo. Non è ancora chiaro cosa succederà in futuro ma di certo se Zuckerberg ha visto nei visori un’opportunità di business, farà di tutto per rendere la piattaforma remunerativa.

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