Il New York Times riporta di un blocco a due servizi di Apple, il primo riguarda la sezione film di iTunes, l’altro iBooks
Ci sarebbe il Great Firewall cinese dietro l’impossibilità per gli utenti nazionali di accedere a iTunes Movie e iBooks. Il governo di Pechino avrebbe interrotto i collegamenti con la piattaforma di Apple proseguendo la sua linea dura di censura contro la produzione multimediale dell’Occidente. La scorsa settimana centinaia di utenti hanno cominciato a riscontrare problemi nell’utilizzo delle due app, introdotte nel paese solo lo scorso settembre. Sebbene non vi siano comunicazioni ufficiali né da parte della Cina che di Apple, il quotidiano statunitense è fermamente convinto della responsabilità governativa dietro la censura.
Territorio di conquista
La Cina è oramai da anni il territorio da conquistare da parte delle multinazionali statunitense ed europee. Sappiamo quanto sia difficile non solo affermarsi, ma anche portare al di là della muraglia i propri servizi. Lo sa bene Google, che non riesce a fare business con le proprie applicazioni desktop e mobili, e che è costretta a vendere dispositivi Android privi del Play Store, ma anche Microsoft che per portare Windows 10 sui computer locali ha dovuto stringere un accordo con lo stato e realizzare una versione autoctona alquanto “pilotata”. In realtà proprio Apple è l’azienda che meno di altre aveva subito un blocco. iPhone e iPad qui sono andati sempre abbastanza bene e non vi è ragione per credere che presto saranno vietati. Non si può invece dire lo stesso per i prodotti software della Mela che hanno cominciato a sperimentare la strategia di chiusura del presidente Xi Jinping.